La conoscenza è un investimento

Solenne inaugurazione del 701'anno accademico all'Università di Perugia. Risultati conseguiti e problemi aperti. Presente anche il Nobel Carlo Rubbia

Con l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università di Perugia, mercoledì scorso, è iniziato ufficialmente il 701° anno dalla sua fondazione. La giornata è iniziata – come sempre da cinquant’anni a questa parte – con la messa, molto partecipata, presieduta dall’arcivescovo Chiaretti, che nell’omelia ha letto un brano della lettera di Benedetto XVI indirizzata al rettore in occasione del 700° anniversario, ed ha esaltato i valori della ricerca della verità, della testimonianza cristiana, della speranza pur in tempi di gravi difficoltà.

Si è svolto poi il corteo solenne verso l’aula magna, aperto dal rettore Francesco Bistoni, insieme a Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, e composto dagli accademici in toga, in gruppi distinti per ciascuna delle 11 facoltà dell’Ateneo con in testa i rispettivi presidi, accompagnato dall’Inno dell’Università intonato dal coro e orchestra dell’Ateneo. In apertura Bistoni ha dato lettura della relazione sulle attività svolte nel 2007-2008.

Oltre ai dati di grande interesse, elencati con visibile soddisfazione per i risultati ottenuti, nelle 16 cartelle di relazione il Rettore ha allargato il discorso sulla situazione in cui versa attualmente l’Università in Italia e nei Paesi europei, sia in termini di funzionamento e risorse economiche, sia in senso più lato come istituzione che deve affrontare ostacoli inediti e complessi per poter raccordare come in passato didattica e ricerca e rispondere alle esigenze della società.

Per fare questo però il Rettore lamenta l’inadeguatezza delle risposte del Governo italiano e la drastica riduzione di risorse economiche, pur riconoscendo alcuni provvedimenti positivi nella legge sull’Università. Un momento alto e in qualche modo drammatico nella sua relazione, quando ha affermato che “a buon diritto i giovani di oggi protestano perché sono preoccupati per il loro futuro. Infatti, a costoro, ormai quarantenni, sappiamo offrire solamente un lavoro precario o, nella migliore delle ipotesi, un posto di ricercatore, ma senza prospettive”.

Bistoni si è molto diffuso nei ringraziamenti anche di enti pubblici e privati. Avendo tante difficoltà, ha bisogno anche di tanti amici. L’Università non è più un’isola felice, separata da un mondo in crisi e in recessione economica. Ha bisogno di sostegni esterni per assicurare un servizio senza il quale anche le realtà produttive perdono slancio e anima, perdono il sale della ricerca e la professionalità assicurata da una seria didattica.

Di seguito il prof. Mauro Volpi, ordinario di Diritto pubblico comparato nella facoltà di Giurisprudenza, attualmente membro del Consiglio superiore della magistratura, ha tenuto la prolusione sul tema “Il valore della Costituzione a 60 anni dalla sua entrata in vigore”. In chiusura è intervenuto Carlo Rubbia, che ha parlato del compito della scienza nella società moderna, rilevando il ruolo insostituibile della ricerca scientifica in una società globale dove determinante è la competizione. Ha concluso il suo intervento con l’auspicio che siano gli italiani a poter scegliere le risorse che lo Stato vorrà destinare in futuro all’attività di ricerca.

La cerimonia si è conclusa con la consegna delle medaglie del centenario ad alcuni personaggi: prof. Carlo Rubbia, mons. Giuseppe Chiaretti, arcivescovo metropolita di Perugia e Città della Pieve, Renato Locchi, sindaco di Perugia, Paolo Raffaelli, sindaco di Terni, Enrico Laudanna, prefetto di Perugia, Carlo Colaiacovo, presidente Fondazione Cassa risparmio di Perugia, e Maria Rita Lorenzetti, presidente Regione Umbria.

AUTORE: E. B.