La Pasqua, che è ormai alle porte, è il momento centrale di ogni anno liturgico, ma rappresenta la resurrezione per ogni comunità. Per questo abbiamo chiesto al parroco don Francesco Fongo, nell’intervista che segue, quale sarà l’atteggiamento che caratterizzerà la parrocchia di San Michele Arcangelo. Ormai da tempo si respira un’aria di cambiamento, soprattutto se si legge la lettera pastorale scritta da lei quest’anno e che ha intitolato Lieti nella speranza. Ma di fronte ad un mondo così complesso, qual è la chiave di lettura di un messaggio che sembra così distante dalla reale situazione in cui ci troviamo? ‘Lieti nella speranza è una scelta che riceviamo dalla Chiesa italiana e condividiamo pienamente perché dall’avvenimento del Giubileo del 2000 la comunità cristiana è ripartita sicura delle parole del Signore: Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo’. Nella lettera inviata alle famiglie si parla di missione popolare; questa è la strada per una nuova proposta alla gente della nostra parrocchia? ‘Certamente. La nostra comunità cristiana è consapevole di riprendere il cammino con uno stile missionario nuovo che coinvolga tutta la comunità’. Cosa significa per la parrocchia entrare in questo stile missionario? ‘In primo luogo la missione si rivolge direttamente a chi è già impegnato come cristiano nella vita parrocchiale, affinché assuma una nuova mentalità e possa coinvolgere le persone intorno a sé. Il secondo invito è diretto a tutte quelle persone divenute indifferenti e che necessitano di riscoprire un’identità cristiana da vivere con gioia quotidianamente. Il terzo impegno è condiviso da tutti coloro che formano la comunità parrocchiale e si espleta nel portare il messaggio evangelico e la sua testimonianza nei confronti di coloro che sono atei o di altre religioni, con una capacità di dialogo e di confronto nuove. Questi sono i tre aspetti caratterizzanti questa missione popolare’. Ma quali tappe organizzative ha una missione popolare di questa portata, considerando quanto popolosa e complessa sia la realtà di Bastia? ‘Certamente è necessaria una lunga preparazione. La missione verrà probabilmente affidata all’ordine francescano dei minori di Santa Maria degli Angeli, con cui si stanno prendendo i primissimi accordi. L’azione dei missionari, però, deve essere preceduta da una lunga, approfondita e diffusa preparazione in mezzo alla gente della parrocchia e della città. Questo è essenziale perché l’azione dei missionari trovi un’accoglienza favorevole e possa avere un proseguo fruttuoso a lungo termine’. Possiamo dire che si apre una stagione di primavera per la comunità di San Michele Arcangelo? ‘Ci auguriamo che questo sia vero partendo già da questa Pasqua 2006, dove la grazia di Cristo risorto certamente aprirà i cuori della gente, così da farli camminare Llieti nella speranza’.
La comunità risorge!
Bastia Umbra. Lettera di don Francesco Fongo alla comunità parrocchiale
AUTORE:
Francesca Farinelli