“La riforma e la semplificazione dell’assetto istituzionale endoregionale e la modernizzazione del sistema pubblico regionale, nella prospettiva del federalismo fiscale e della riforma del codice delle autonomie locali” è stato il tema dell’importante convegno, tenutosi di recente a Perugia, con cui la Cisl dell’Umbria ha offerto, anche per fronteggiare i tagli disposti dalla manovra del Governo, un vero e proprio progetto di riforme a livello regionale. La necessità di mettere mano ad una riforma e semplificazione dell’assetto istituzionale e amministrativo della Regione Umbria si è posta, in effetti, da diverso tempo, “ma in questa fase – ha evidenziato nella sua relazione introduttiva il segretario regionale della Cisl Claudio Ricciarelli – diviene urgente per molte ragioni”. In particolare perché “l’Umbria è una delle regioni dove il ‘peso’ del sistema pubblico è tra i più alti del Paese, producendo così un buon sistema di welfare, ma anche una complessità di funzionamento, una scarsa efficienza ed efficacia, notevoli costi improduttivi, un eccesso di sprechi, una eccessiva invadenza della politica sulla società, con i suoi costi conseguenti”. Ricciarelli ha quindi posto l’esigenza di affrontare i seguenti “nodi”, soffermandosi ad esporre le proposte della Cisl: la riforma endoregionale e gli Ati (non hanno risolto il problema dell’esercizio associato di funzioni per i Comuni più piccoli), il ruolo e le funzioni delle Province, l’associazionismo dei piccoli Comuni, le Comunità montane, le Agenzie regionali, le società a partecipazione pubblica dei servizi pubblici locali, i Centri per l’impiego. Presenti al Convegno, presieduto dal segretario regionale Lucia Diamanti e concluso dal segretario nazionale Cisl Giorgio Santini, il docente universitario Francesco Clementi, il sindaco di Perugia Vladimiro Boccali, il vicesindaco di Assisi Giorgio Bartolini, il vicepresidente della Provincia di Terni Vittorio Piacenti D’Ubaldi, il presidente della Camera di commercio di Perugia Giorgio Mencaroni, il vicepresidente Confindustria Umbria Antonio Campanile e l’assessore regionale Franco Tomassoni. Il segretario generale regionale della Cisl Umbria, Ulderico Sbarra, ha sottolineato in particolare l’esigenza di intervenire sul sistema istituzionale endoregionale e, in alternativa al taglio dei servizi essenziali, di reperire risorse dalla lotta agli sprechi della politica e dalla lotta di prossimità dell’evasione fiscale. Ha quindi precisato con forza che “la credibilità della nuova Giunta passerà inevitabilmente per il grado di semplificazione e riorganizzazione del sistema pubblico istituzionale che saprà mettere in campo”.
La Cisl chiede di semplificare
Convegno a Perugia in tema di riforma ‘endoregionale’
AUTORE:
Alvaro Bucci