Ben cinquantadue interventi hanno animato i due pomeriggi intensi dell’Assemblea ecclesiale diocesana, aperta e conclusa dal vescovo Paglia alla presenza di oltre trecento partecipanti nelle due grandi sale del Museo diocesano a Terni. Un buon lavoro preparatorio, nei mesi scorsi, ha preceduto l’Assemblea, dedicata al tema ‘Eucaristia e città’. Il Vescovo, dopo aver rammentato che con il convegno del 14-15 giugno la Chiesa diocesana aveva assunto una grossa responsabilità verso la città (intesa come comunità civile di tutto il territorio diocesano), ha sottolineato che ora era doveroso attrezzarsi ‘come Chiesa’, soggetto attivo unitario, ad assolvere bene a questa responsabilità migliorando se stessa, trovando metodi e vie per diventare ‘anima’ della più vasta comunità civile in diocesi (circa 180.000 abitanti) e proponendo le più urgenti azioni di rinnovamento pastorale. Il centro, il motore, l’ispirazione per l’azione di tutti i credenti è il conformarsi sempre più al Cristo Signore che nell’eucaristia continua la Sua presenza nella storia degli uomini e, quindi, di ciascuno di noi. Ne è emersa la fotografia vera della comunità diocesana. Ci sono parrocchie vivissime che fanno evangelizzazione curando liturgia, soprattutto la messa domenicale, e catechesi, sia in forma tradizionale che con esperienze innovative; che fanno carità in moltissimi modi e si rendono presenti ai bisogni delle persone più svantaggiate. Questa ricchezza di parrocchie veramente solidali è emersa in maniera nitida: la Chiesa locale è ricca della carità di Cristo verso i poveri di ogni tipo, non solo tesa ad alleviare i bisogni materiali (cibo e alloggio) ma anche a contrastare le solitudini emergenti: anziani soli, specie donne, malati, disabili, ex detenuti, i rifiutati in ogni senso da questa società consumistica e competitiva, quasi spietata. Un qualche deficit è emerso invece nei confronti della ‘comunione’ necessaria per fare della diocesi la vera Chiesa particolare nel territorio, secondo il Concilio, capace ed idonea a fare evangelizzazione e rendere testimonianza nell’attuale mondo che cambia, complesso, complicato ed in alcune sue espressioni anche disperato. Propositi di curare meglio quest’aspetto sono venuti sia da parte degli organismi diocesani che dalla parrocchia: molti stimoli, molti suggerimenti. È anche emersa la ricchezza di associazioni e movimenti, sia per animare la parrocchia che per testimonianze specifiche nei vari ambienti di vita. L’Assemblea ha consegnato al Vescovo ed ai suoi collaboratori un carico di lavoro da svolgere veramente imponente, con l’impegno sincero di non essere più ‘autoreferenti’ ma, tutti, più disponibili ed aperti reciprocamente per costruire il regno di Dio. II Vescovo ne trarrà idee ed argomenti per la prossima lettera pastorale. Non dovremmo più dimenticare di essere tutti sulla medesima strada, di essere ‘compagni di viaggio’. C’è da continuare il discernimento per lasciare ciò che è inutile e superato dai tempi, e scoprire invece e valorizzare quel che può fare emergere la ricchezza e la giovinezza perenne della Chiesa. E nulla vi è di più giocondo che il ritrovarsi tra fratelli. Questo è il messaggio che la Chiesa locale vuol portare agli uomini e alle donne della nostra città e paesi. Nella prima serata mons. Paglia ha riferito sulla partecipazione al Sinodo dei vescovi in Vaticano dell’ottobre scorso. Abbiamo ricevuto così un’informazione interessantissima che ha messo tutti in comunione con la Chiesa universale.
La Chiesa, anima della città
Diocesi. Un primo, positivo bilancio dell'Assemblea ecclesiale del 22-23 novembre
AUTORE:
Nicola Molè