‘La variante urbanistica dell’area del Pincetto, dopo il frettoloso ok della commissione urbanistica, potrebbe essere sottoposta, con un’inusuale velocità, ancora una volta all’approvazione del Consiglio comunale già lunedì 21 maggio, mentre il sindaco Locchi, poco democraticamente, continua ad ignorare la petizione del 27 marzo scorso firmata da 800 cittadini contrari all’opera’. Lo dichiara il presidente della sezione perugina di ‘Italia nostra’, l’avvocato Urbano Barelli. Lunedì 14 maggio scorso, l’approvazione definitiva della variante al Piano regolatore (Prg) riguardante la parte strutturale e la parte operativa dell’area piazza della Rupe – giardini del Pincetto – Mercato coperto – Arconi ha subito uno stop di fronte alla richiesta di una composita alleanza (Rifondazione comunista, Comunisti unitari, ‘pattisti’ Ds e opposizione) di discutere prima, in un Consiglio comunale aperto, le ragioni della petizione già citata e firmata da 800 perugini. ‘Ma tale richiesta è stata respinta dalla maggioranza – spiega la capogruppo di Rifondazione comunista, Margherita Manfroni. – Con 21 voti contrari alla discussione della petizione, il Palazzo ha chiuso la bocca ai cittadini. Noi di Rifondazione, ma non solo, non voteremo mai sì alla variante del Prg perché, prima, vogliamo che palazzo dei Priori recuperi un minimo di rapporto e credibilità coi cittadini. Discutere la petizione popolare dopo l’approvazione dell’opera sarebbe una presa in giro. Inoltre – aggiunge – mi è dispiaciuto che al teatro Pavone (al convegno organizzato venerdì 11 maggio dal Coordinamento per la tutela del centro storico, composto dalle associazioni ‘La città di tutti’, ‘Vivi il borgo’, Comitato operatori del Mercato coperto, Legambiente di Perugia, ‘La Tramontana’, Wwf Umbria, ndr) non fosse presente almeno un assessore ad ascoltare le ragioni contrarie al progetto, chiaramente espresse da storici come Alberto Grohmann e urbanisti di livello internazionale come Pier Luigi Cervellati’. Dunque, sul Mercato coperto è ormai guerra aperta o quasi. ‘Lunedì scorso abbiamo pure diffidato formalmente – aggiunge l’avvocato Urbano Barelli – il sindaco Renato Locchi, tutti gli assessori e i consiglieri comunali. Adesso nessuno di loro potrà dire di non sapere riguardo ai profili di illegittimità della variante e del progetto dell’area del Mercato coperto, con la conseguenza che, in caso di approvazione, tutti gli atti saranno inoltrati alla procura della Repubblica presso il Tribunale, ed alla procura della Corte dei conti per l’accertamento delle eventuali responsabilità personali dei singoli consiglieri comunali che voteranno a favore della variante. Nel frattempo – conclude Barelli – l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha già disposto un’ispezione presso gli uffici comunali, in caso di approvazione della variante; a tutto ciò si aggiungerà un ricorso al Tar e un esposto alla Commissione europea’.
La carica degli 800
Mercato coperto. Il Comune non si ferma, ma neanche gli oppositori
AUTORE:
(Pa. Gio.)