Con l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2002/04 da parte del Consiglio comunale, anche la ex-chiesa di Cristo Risorto ha trovato la sua sistemazione. Cosa diventerà la struttura? Diciamo subito che il Comune l’ha acquistata e provvederà alla sua sistemazione. Ne ha dato annuncio nei giorni scorsi il sindaco Gianfranco Becchetti, che ha parlato di una pluralità di usi per l’edificio. “Essendo la struttura disposta su più piani e avendo ampi spazi, ci consentirà di ospitare varie iniziative. Sarà un Centro multimediale e culturale a servizio delle scuole; diventerà sede di una Mostra permanente di tutte le opere d’arte contemporanea donate al Comune negli ultimi venti anni; ospiterà le associazioni culturali e sociali che operano nel territorio, tanto da poter diventare una vera e propria ‘Casa delle associazioni’; sarà inoltre sede di servizi socio-assistenziali, come i laboratori per i portatori di handicap che oggi non hanno più una sede idonea (essendo inadeguato il piccolo spazio a disposizione presso la zona industriale Madonna del Moro utilizzato finora)”. Il primo Cittadino ha poi insistito sull’impatto sociale e urbanistico del progetto del Comune, che prevede l’ex chiesa come punto di riferimento pubblico della zona in cui è collocata, dove potersi ritrovare e stare insieme. Inoltre, “c’era il rischio che il quartiere si trasformasse in un dormitorio, invece, con questo intervento pubblico potremo assicurare vitalità all’intero tessuto urbano”. Fin qui le dichiarazioni del Sindaco, riportate peraltro da tutti i giornali. Noi siamo andati a sentire mons. Luigi Lupini, parroco di Cristo Risorto e vicario di zona, che ha seguito da vicino lo svolgersi della vicenda, e che nelle sue dichiarazioni riporta soddisfazione piena per l’acquisto da parte del Comune della struttura “coerentemente con quanto da sempre dichiarato”. Se questo è il primo punto che mons. Lupini tiene a sottolineare, l’altro è che prova soddisfazione ulteriore per la destinazione della medesima struttura riguardo alle finalità sociali e culturali individuate. “Per certi aspetti – continua don Lupini – è quasi una continuazione di quello che la parrocchia faceva. Ritengo che sia molto utile questo impegno e utilizzo e che la cittadinanza stessa possa usufruire di un patrimonio che dal 1975 fa parte del contesto urbanistico e del tessuto sociale di Umbertide”. Il sacerdote, infine, si sente di esprimere il suo ringraziamento verso l’Amministrazione e il Consiglio comunale locali per la sensibilità e il senso di responsabilità con cui ha trattato l’intera operazione. Ci sembra che la destinazione di questa opera pubblica rientri a pieno titolo nel quadro e nella finalità del miglioramento della qualità della vita della comunità umbertidese e, quindi, da elogiare e appoggiare in toto.
L’ ex-chiesa di Cristo Risorto diventa un centro polifunzionale
Umbertide / Le dichiarazioni del Sindaco e del parroco della chiesa mons. Luigi Lupini
AUTORE:
Fabrizio Ciocchetti