Io c’entro’ più di loro

Cattolici e politica. Nasce 'L'Italia di mezzo' per raccogliere i moderati di centro

L’Italia di mezzo’ è sbarcata a Perugia sabato scorso, al Park Hotel di Ponte San Giovanni. Presentandosi sulla scia di don Sturzo, La Pira, De Gasperi e Moro. Con una sala gremita di ex democristiani disillusi e stanchi dell’attuale bipolarismo, critica contro i ‘caravanserragli’ del centro-destra (dalla Lega ai forzisti moderati) e del centro sinistra (da Bertinotti a Rutelli, a Pecoraro Scanio) e pronta a riconoscersi nelle parole del senatore Marco Follini, ex segretario politico dell’Udc. Questi ex Dc sperano ancora, al momento giusto, nella costruzione di un nuovo partito. Di cui ancora non parlano, ma che sanno già pronto dietro l’angolo. Berlusconi ‘imbonitore’. E Prodi è troppo di sinistraHanno votato centro-destra, ma non ne possono più del re imbonitore Berlusconi e del suo ‘recinto stretto’, né della sua politica economica liberista. C’è però anche chi ha votato per il governo Prodi, oggi giudicato ‘poco di centro’, in quanto sotto scacco dei suoi partiti più a sinistra: Rifondazione, Rosa nel pugno, Comunisti unitari, Verdi. Come è montato tutto questo malumore? Follini ha dato una sua risposta: ‘In fondo, ci serve un po’ più di fantasia – ha detto criticando l’attuale bipolarismo. – Finora, abbiamo contato fino a due: Prodi o Berlusconi, o di qua o di là. Ma, leggendo nell’anima del Paese – ha spiegato – le posizioni vere non sono due, ma almeno quattro: la destra che c’è e che non è la mia, ma con una sua precisa identità; poi c’è la sinistra estrema ed antagonista dei no global, anch’essa con una sua precisa identità; poi c’è la sinistra di governo moderata ed europea, ossia i Ds e quella parte cattolica della Margherita che, pur forzando la sua natura politica, ha scelto di andare a braccetto con i Ds; infine ci sarebbe la posizione del centro moderato, che è la mia. Tuttavia è paradossale – ha concluso Follini – che, proprio in questi anni di corsa al centro, tale centro abbia perso il senso della propria identità e molto terreno. Io chiedo: perché questo nostro centro cattolico e moderato, che sta con la Chiesa, dovrebbe scomparire per sempre?’. Bipolarismo ‘all’italiana’: i lontani vicini e viceversa L’attuale bipolarismo, per Follini e per i suoi, squilibra l’Italia, né la rappresenta bene. ‘Ricostruire il centro – continua il senatore – aiuta questo Paese a ritrovare un equilibrio, a fare le cose insieme; quindi mi pongo l’obiettivo, assieme agli amici in giro per l’Italia, di ridare un po’ di forza e di orgoglio alla posizione centrale’. Dalla festa dell’Udc di Fiuggi, appena conclusasi e dove Marco Follini non si è nemmeno presentato, nonostante i ripetuti inviti, del segretario politico Cesa e dell’ex presidente della Camera Casini, hanno fatto sapere che l”Italia di mezzo’ non li preoccupa, nemmeno un po’. Sarà…

AUTORE: Paolo Giovannelli