Non meno di 100 famiglie, insieme ai loro figli, hanno risposto all’invito del nostro Vescovo a incontrarsi presso il santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza per un pomeriggio di riflessione, preghiera e condivisione. C’era un clima di festa, domenica pomeriggio 12 gennaio, fra canti, saluti e abbracci. Un’affluenza così numerosa era proprio inattesa, in considerazione anche della scarsa comunicazione, nonostante la lettera del Vescovo, i comunicati stampa e i volantini consegnati a tutti i sacerdoti. Negli ultimi giorni si è attivato il passaparola e le famiglie hanno risposto! Il nostro Pastore aveva fortemente voluto questo incontro anche in risposta e in sintonia con Papa Francesco che sta mettendo al centro della sua cura pastorale la famiglia, tanto da indire due Sinodi straordinari per affrontare, studiare e proporre soluzioni alle molteplici problematiche che la famiglia oggi incontra in tutto il mondo. La finalità di questo appuntamento è stato l’inizio di un breve cammino verso il Giubileo della famiglia, vera “meta” che si celebrerà a Orvieto il 25 aprile. In questa circostanza le famiglie si uniranno ai genitori dei bambini che riceveranno la prima comunione.
Nella sua catechesi, mons. Tuzia ci ha aiutato a riflettere sulla missionarietà della coppia che deve crescere, “portare frutti” non solo al suo interno, tra i suoi componenti, ma deve espandere la grazia e la gioia del sacramento delle nozze, contagiando le famiglie con le quali entra in contatto. Parafrasando le parole di Genesi 2,18: “Non è bene che l’uomo sia solo”, le ha applicate alla famiglia: “Non è bene che la famiglia sia sola”, invitandola a uno scambio, a una condivisione, a un percorso di fede fatto insieme. Riferendosi al Giubileo eucaristico ci ha invitato a vivere questo tempo come un kairòs, cioè un momento particolarmente favorevole, opportuno, pieno di grazia, donatoci dal Signore per incontrarLo. Ci ha messo in guardia dal trascorrerlo nell’indifferenza: forse un domani lo potremmo rimpiangere e accorgerci di aver perso un’occasione. Ci ha invitato a rendere la nostra famiglia più Chiesa, Chiesa domestica, aperta alla vita, generatrice di fede cristiana, attenta ai più deboli, accogliente verso i bisognosi; a portare nella Chiesa una modalità, un clima “di famiglia”. Così la Chiesa diventerà più famiglia: famiglia di famiglie.
Sono seguiti molti interventi dei partecipanti, con particolare attenzione agli attacchi che la famiglia oggi deve affrontare a livello sociale e legislativo; alla necessità di maggior partecipazione nei vari ambiti dell’educazione dei figli, le famiglie cristiane siano più presenti, più visibili; alla richiesta di maggior attenzione e impegno pastorale verso le famiglie; di un rinnovamento, di un cambiamento nella pastorale. Al dibattito è seguita un’ora di adorazione eucaristica, voluto come momento indispensabile di preghiera e di incontro con Colui che è modello, luce e guida dell’amore sponsale, Lui Sposo divino. L’incontro si è concluso con un momento conviviale condividendo ciò che era stato preparato dalle stesse famiglie.
Prossimi incontri
Quello di domenica è stato il primo di quattro incontri di questo percorso. Le famiglie sono invitate a partecipare ad altri momenti di formazione e di preghiera (sarà sempre presente un’ora di adorazione eucaristica) che saranno tenuti da don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale della pastorale per la famiglia, su tematiche attuali riguardati la famiglia. Gli incontri si terranno a Montesanto di Todi, il pomeriggio alle ore 18, nelle seguenti date: venerdì 31 gennaio, giovedì 27 febbraio e giovedì 27 marzo.