È stato inaugurato domenica 5 dicembre l’Oratorio Villaggio di Betania dell’Unità pastorale di San Nicolò di Celle, nel comune di Deruta, dal cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni civili regionali e locali.
Un’opera fortemente voluta dal parroco don Gino Ciacci con la finalità di attuare il messaggio evangelico di Betania: il Villaggio di Marta e Maria, dove vivere l’incontro e l’accoglienza; il Villaggio di Lazzaro, dove nulla è impossibile; il Villaggio dove Gesù si sente a casa, un luogo per tutta la comunità.
L’Oratorio Villaggio di Betania
L’intero complesso, costato euro 1.877.600 di cui euro 1.325.250 finanziati dalla Cei attraverso il contributo 8XMille della Chiesa cattolica, sorge sull’area che includeva il preesistente salone parrocchiale. Si sviluppa su una superficie di 1.200 mq, con spazi destinati a sale polivalenti per attività ricreative e culturali come la grande sala teatrale per circa duecento posti a sedere e una sala polivalente di oltre 300 mq, oltre a locali destinati ad attività parrocchiali, con sei sale catechismo e tre sale per attività incluse quelle socio-caritative promosse dalla Caritas. Il tutto integrato da vani accessori a servizio degli stessi.
“Tale composizione permetterà la massima fruizione e ottimizzazione degli spazi interni, al fine di poter offrire dei locali adeguati alle esigenze della collettività tutta, con l’attenzione rivolta anche all’innovazione, al comfort ed al risparmio energetico”.
A spiegarlo sono stati il progettista e direttore dei lavori, l’architetto Riccardo Bartolucci, e il responsabile del cantiere e coordinatore della sicurezza, il geometra Claudio Cinti.
Le autorità presenti
Alla celebrazione eucaristica del mattino, che ha preceduto la cerimonia inaugurale del pomeriggio, ha preso parte anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, insieme al sindaco di Deruta Michele Toniaccini, presidente dell’ANCI Umbria. Questi ha partecipato al taglio del nastro sottolineando l’importanza del complesso oratoriale dal punto di vista educativo, formativo, aggregativo e sociale per l’intera comunità locale in un’epoca in cui i valori della società occidentale e cristiana, fondati anche sull’integrazione e sull’accoglienza e valorizzazione delle diversità, sono messi in discussione. Inoltre il sindaco Toniaccini ha ricordato che l’inaugurazione è avvenuta nel giorno dedicato al Volontariato internazionale dal tema: Volontari per un futuro comune, evidenziando quanto volontariato c’è nell’animazione e nelle attività di un oratorio.
L’intervento del cardinale Bassetti
“Due giornate -ha detto il cardinale Bassetti- quella di ieri (4 dicembre) e quella di oggi (5 dicembre), per me piene di fortissime emozioni. Ieri ho celebrato i funerali del mio carissimo predecessore Giuseppe Chiaretti che conoscevo da tanto tempo prima, quando lavoravamo insieme in Cei, molto stimato dai vescovi italiani; oggi, nella gioia, un’emozione altrettanto forte nel rivedere finalmente dopo la pandemia, per la prima volta, un popolo riunito che si è riaggregato sia questa mattina in chiesa sia in questo momento pubblico in cui inauguriamo lo stupendo edificio del Villaggio di Betania.
La mia preoccupazione, come quella di tutti i pastori, è quella che questa pandemia rischia di isolarci, perché, come dice il Papa, spesso si è chiuso il cuore e la gente vive una solitudine tremenda, come se avesse perso fiducia negli altri e non sarà facile riaggregare tutta la nostra gente. Questa è una malattia che coinvolge tutto il mondo, non è un terremoto, una calamità naturale circoscritta. In mezzo a questo discorso che vi potrà sembrare abbastanza pessimista, ma è quello di un pastore che guarda tutto il gregge, che gira per l’Italia, questa di oggi è una parentesi di gioia e di grande speranza che colgo nella vostra numerosa presenza”.
Una grande scommessa
“All’inizio ero titubante sulla realizzazione di questo progetto e don Gino lo sapeva -ha confessato il cardinale- Temevo il rischio di creare una ‘cattedrale nel deserto’ per l’Unità pastorale di San Nicolò di Celle. Ho avuto fiducia in don Gino perché mi sono detto: se ha questo progetto, con la sua gente troverà il modo di realizzarlo. Oggi sono contento, abbiamo un tesoro da sfruttare per l’intero territorio di Deruta.
Questo edificio non è solo un oratorio, è un luogo polivalente e servirà per i diversi ambiti pastorali e per le necessità della gente. Non è soltanto il luogo dei ragazzi, ma delle famiglie, di aggregazione, di socialità e anche in caso di calamità naturale, e Dio non voglia, questo edificio, da come è stato strutturato, può diventare un ricovero-ospedale di primo soccorso. Il Villaggio di Betania è stato un sogno, è una grande scommessa, ma la vostra presenza, da quella di questa mattina in chiesa, mi fa veramente sperare che l’obiettivo è stato raggiunto e che abbiamo fatto qualcosa che il Signore voleva”.