Il Centro studi “Città di Orvieto” si arricchisce di una nuova struttura: il Corso di perfezionamento in Educazione sanitaria attivato dalla Facoltà di Medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia. Il 10 novembre, alle ore 9.00, si è dato il via ufficiale all’anno accademico 2000-2001. Ha presenziato la cerimonia il preside della Facoltà presso lo stesso Ateneo, il prof. Alberto Gaiti. I partecipanti al Corso sono 50 (di cui 25 dipendenti del Servizio veterinario della Regione dell’Umbria, delle Asl regionali, e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche), che, lo scorso mese di ottobre, hanno partecipato ad apposita selezione sulla base di studi accademici e professionali, secondo le norme stabilite per l’ammissione alle scuole di specializzazione. Il Corso sarà articolato in 50 ore di lezioni teorico-pratiche sui seguenti argomenti: gli animali come indicatori dello stato dell’ambiente, uomo e alimenti di origine animale, uomo e animali-etologia e “pet therapy” , igiene urbana ed animali. Il Corso si concluderà con la sessione di esami fissata per il 9 marzo 2000. I docenti che svolgeranno le lezioni teorico-pratiche provengono dalle Università degli Studi di Perugia, di Bologna, di Camerino, dal Servizio veterinario regionale, dalle Asl dell’Umbria, dall’Istituto nazionale per la biologia della selvaggina, dall’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche e dal mondo della libera professione veterinaria. Il Corso attivato in Orvieto è il frutto di una apposita convenzione stipulata fra tutti gli enti di attività didattica e pratica, interessati e si ispira ad un progetto formativo che, facendo riferimento esplicito agli obiettivi di politica sanitaria nazionale, punta sulla formazione professionale, sull’aggiornamento e sull’educazione sanitaria quali essenziali fattori di sviluppo qualitativo dei vari servizi. Il medico veterinario ha assunto, oggi, un ruolo fondamentale nella tutela della salute pubblica – lo si vede ciò anche nel caso, tuttora permanente ed inquietante, di pericolo della cosiddetta “mucca pazza” -: ciò si estrinseca attraverso azioni di controllo e lotta nei confronti della zoonosi, di sorveglianza epidemiologica, di vigilanza sulle greggi e gli allevamenti, nonché di controllo sull’intera filiera della produzione di alimenti per il bestiame. Importante quindi il Corso e indicativo non solo per la gravità del problema che tratta, ma anche per la sua attualità.