Nel pomeriggio di domenica 12 settembre, sul piazzale adiacente il Santuario della Madonna delle Grazie di Fabro, convenivano solennemente due processioni: una scendendo dall’antica pieve di Fabro, l’altra salendo dai pressi del casello dell’Autosole ove è sorta la nuova chiesa di Maria Mediatrice. Un momento che ha mosso e commosso numerosissimi fedeli delle parrocchie dell’unità pastorale di Fabro, Fabro Scalo, Ficulle, Montegabbione e Parrano. Si chiudeva, infatti, il 50’anno della fondazione, da parte del compianto mons. Angelo Montalto, del Santuario intitolato alla Mater Gratiae. Aperto nel settembre 2003 dal vescovo Lucio Grandoni, all’insegna dell’unità nella famiglia e tra le parrocchie di questo lembo di terra alto orvietano, è stato chiuso dal vescovo Giovanni Scanavino con l’invito accorato a lasciarsi pervadere dallo Spirito, come Maria, per essere “generatori di grazia” nella famiglia e nella comunità. Il 1’settembre, nell’udienza generale del mercoledì, il Papa aveva ricevuto, accompagnati dai loro pastori, numerosi pellegrini di tutte le parrocchie del fabbrese, “tutti e ciascuno affidandovi alla materna protezione di Maria, venerata nel vostro Santuario con il titolo di Madonna delle Grazie”. Nell’aula Nervi a questo punto si levava il concerto della Banda musicale di Fabro con le note dell’inno locale a Maria, mentre i fedeli vi sovrapponevano sottovoce le consuete parole: “Madonna delle Grazie sei tu, sei tu nostra avvocata, perché è questo che ci chiede Gesù, dirivolgerci a te. Le nostre debolezze tu sai, tu sai le nostre pene, perciò presentaci al Signore che mai a te dice di no”. Il Papa, poi, ricevendo in udienza particolare il rettore don Domenico Cannizzaro, il sindaco di Fabro Anacleto Carboni e l’orafo Marco Mancini di Civitavecchia, ha benedetto le corone auree da apporre sulla Vergine e sul Bambino dell’immagine venerata a Fabro. Prima della celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo, il parroco di Fabro ha voluto ricordare a tutti di “aver scoperto con piacere che tutti i Comuni dell’unità pastorale hanno una chiesa intitolata alla Madonna delle Grazie: ciò vuol dire che la tradizione popolare dei fedeli delle cinque parrocchie è documento e testimonianza della speciale benevolenza di Maria verso gli abitanti di questo territorio alto orvietano”.
In Vaticano anche le note della banda comunale. Si chiude il 50’anno di vita del santuario
La benedizione del Santo Padre per le corone di Maria e Gesù
AUTORE:
Carlo Andreoli