Domenica 18 ottobre, durante la messa delle ore 17 celebrata al santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza, suor Erika Bellucci, eam, e due consorelle, hanno ricevuto il mandato missionario per le Filippine. Abbiamo incontrato suor Erika per sapere qualcosa in merito a questa “nuova” missione che a breve si troverà a svolgere. Con l’occasione, vogliamo rivolgere a lei e alle sue consorelle gli auguri per un fecondo servizio, assicurando la preghiera della comunità diocesana.
Cosa farai nelle Filippine?
“Insieme a due giovani consorelle, suor Suja e suor Sobha, vado nella diocesi di Malolos, e precisamente a Marilao, presso il santuario nazionale della Divina Misericordia. Il vescovo mons. Josè Francisco Oliveros ha invitato noi Ancelle dell’Amore Misericordioso a servire la Chiesa di questa terra, dove da quasi tre anni sono presenti i nostri confratelli, i Figli dell’Amore Misericordioso. Ci viene aperto un largo campo di azione, nell’anno in cui i Vescovi delle Filippine dedicano ai poveri: la nostra presenza vuole essere un piccolo segno della tenerezza di Dio per tutti i suoi figli, specialmente per i più abbandonati e lontani”.
Alla vigilia dell’Anno santo della Misericordia, dovrai testimoniare questo messaggio centrale del Vangelo a un popolo così lontano da noi. Ti spaventa?
“Sì, molto. Ho interrogato a lungo la Parola di Dio per abbracciare un’obbedienza impegnativa e affascinante. Gesù comanda a Pietro di prendere il largo! Nel rivelarsi a Madre Speranza, Gesù le chiede di ‘riuscire a farlo conoscere agli uomini non come un Padre offeso per le ingratitudini dei suoi figli, ma come un Padre amorevole, che cerca in ogni maniera di confortare, aiutare e rendere felici i suoi figli’. Lontani o vicini, tutti siamo figli! Non so perché il Signore abbia scelto me e la piccola comunità che andiamo a costituire, ma ci chiede di essere fiaccole di misericordia. Il coraggio è dono del Suo Spirito”.
Madre Speranza ha preceduto quello che oggi nella Chiesa è un cammino di rinnovamento. Non ti senti un po’ come lei quando ha iniziato questa missione a Collevalenza?
“Il paragone è ardito! Ma mi sento figlia di Madre Speranza e come lei, con le sorelle e fratelli che il Signore ha costituito ‘unica famiglia’, spero che Gesù ci aiuti a spogliarci di quanto è superfluo, perché ‘ricchi della Sua povertà’ possiamo andare incontro ai poveri, che sono ‘i Suoi preferiti’ e così farlo contento!”.
Che messaggio lasci alla vigilia della tua partenza a noi che siamo un popolo di antica evangelizzazione ma fortemente in crisi?
“La missione è nel cuore della Chiesa. Basta soffiare sulla cenere della nostra debolezza e il fuoco dell’Amore Misericordioso divamperà in tutto il mondo!”.
Nel mondo
La Famiglia dell’Amore Misericordioso è presente nel mondo in Spagna, Italia, Germania, Francia, Grecia, Romania, Brasile, Perù, Bolivia, Messico, Cile, India e Filippine. I Figli e le Ancelle, insieme all’Associazione laici Amore Misericordioso, danno testimonianza di impegno missionario e sociale attraverso l’accoglienza di pellegrini, dei giovani, dei sacerdoti, degli anziani, degli ammalati; inoltre assicurano la loro collaborazione alle parrocchie, ai centri professionali, alle scuole, ai centri di spiritualità. Le due congregazioni “sono una cosa sola, con lo stesso Titolare, la stessa missione di carità senza limiti e tutti sono figli della stessa Madre”, la beata Speranza di Gesù Alhama Valera, beatificata da Papa Francesco lo scorso 31 maggio 2014 a Collevalenza. La famiglia ha un punto di riferimento centrale nel santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza: il 13 dicembre si aprirà la Porta santa proprio dove il Crocifisso dell’Amore Misericordioso attende tutti per dare loro il perdono.