A conclusione dell’anno pastorale la Scuola diocesana di formazione teologica ‘Cesare Pagani’ ha proposto per domenica 22 giugno, in palazzo vescovile, un incontro dal titolo: ‘Dobbiamo ancora annunciare il Vangelo?’. Dinanzi a un uditorio numeroso, in gran parte composto dai corsisti della scuola di teologia che in questa sede hanno ricevuto un attestato di partecipazione, sono intervenuti don Romano Piccinelli, direttore della scuola, mons. Nazzareno Marconi, rettore del Pontificio seminario regionale, e il vescovo mons. Domenico Cancian. Don Romano ha svolto alcune riflessioni concernenti ‘La questione teologica’, illustrando brevemente e con parole semplici la recente Nota dottrinale su alcuni aspetti dell’evangelizzazione. ‘Evangelizzazione ‘ ha affermato don Romano ‘ significa annuncio della salvezza, quindi annuncio di Gesù Cristo. Essere cristiani vuol dire anche saper annunciare la presenza e l’amore di Gesù, sfuggendo a ogni deriva di indifferenza religiosa’. Spesso l’evangelizzazione appare come un tentativo di soffocare il pluralismo religioso, oppure come una limitazione alla libertà di altre persone, oppure come una subdola imposizione delle proprie idee religiose. ‘A queste obiezioni ‘ ha argomentato don Romano ‘ risponde la Nota dottrinale. Non c’è nessuna limitazione al dialogo interreligioso, ma la conservazione dalla specificità del messaggio cristiano. L’evangelizzazione è aver fiducia nella Parola di Dio assieme all’amore che si nutre per la persona che non conosce Gesù, senza ombra di raggiri o ingerenza, ma con molta umiltà e carità’. Don Nazzareno si è posto questa domanda: ‘Paolo l’evangelizzatore, un modello attuale?’. Quello di Paolo non è l’unico modello di evangelizzazione possibile, ma senza dubbio può essere considerato un modello attuale. ‘Nell’epistola ai Corinti (1Cor 9, 11-24) ‘ ha illustrato don Nazzareno ‘ Paolo racconta la sua esperienza di evangelizzatore in un contesto assai difficile. Fa tutto il possibile per condividere il Vangelo e annunciarlo a tutti. Così non disdegnava di andare presso i pagani, gli ebrei e i poveri. Stava in mezzo a loro, così immerso nelle loro vite fino al punto di confondersi’. Lo stile di evangelizzazione di Paolo, di cui la Chiesa ricorderà il bimillenario dalla nascita nell’anno paolino, dal 28 giugno prossimo al 29 giugno 2009, non si discosta affatto dall’insegnamento di Gesù Cristo. ‘L’evangelizzazione ‘ ha chiosato don Nazzareno ‘ è la condivisione, lo stare a fianco e vicino alla gente. Secondo Paolo dobbiamo immergerci nella comunità e annunciare agli altri il Vangelo, la Parola di Dio e l’insegnamento di Cristo’. Dopo una breve pausa, i lavori sono stati chiusi dalla relazione finale del Vescovo di Città di Castello. ‘La Parola di Dio, dono prezioso per la vita e la missione della Chiesa!’, era il titolo dell’intervento di mons. Cancian, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza della lettura della Bibbia, denunciandone la scarsa conoscenza. ‘Importante ‘ ha detto mons. Cancian ‘ è ripensare alla costituzione dogmatica Dei Verbum, in cui si afferma che ‘Dio parla agli uomini come ad amici’. Quindi la Parola sottolinea la centralità della persona di Gesù nella rivelazione di Dio. La Chiesa, proprio in virtù di questo, vive della Parola, dalla conoscenza e dalla lettura del Vangelo’. Occorre saper interpretare la Parola di Dio, compito questo demandato alle scuole di formazione teologica. Come occorre saperla ascoltare, accogliere, custodire e conservare, come ha fatto la Madonna. ‘Maria ‘ ha sottolineato il Vescovo ‘ non è tanto beata perché ha portato Gesù nel grembo, ma sono beati tutti coloro che come lei ascoltano e custodiscono la Parola di Dio’.
Il Vangelo: un tesoro che deve essere condiviso
Conclusione dell'anno pastorale alla Scuola di formazione teologica. Incontro sul tema: l'evangelizzazione
AUTORE:
Saverio Freddi