Dietro quelle luci, quella musica ad alto volume, quegli odori inconfondibili di dolciumi che ogni anno fra ottobre e novembre riempiono i sogni dei bambini perugini e richiamano al divertimento anche i più grandi, ci sono volti, nomi e storie di persone. Sono i cosiddetti ‘lunaparchisti’ e nei giorni scorsi hanno ricevuto la visita di mons. Giuseppe Chiaretti assieme a don Francesco Medori, responsabile diocesano per la Pastorale dei fieranti e dei circensi, nonché parroco della chiesa di San Giovanni Battista, vicina a Pian di Massiano. È questo il luogo dove ogni anno, da decenni, si raduna il luna park di Perugia. ‘Dall’anno scorso ho cercato di riprendere un’usanza che fino a qualche tempo fa era praticata dal parroco precedente, quella di celebrare con queste persone la Commemorazione dei defunti – ha commentato don Medori. – All’inizio è stato difficile riprendere i contatti; ma, una volta riallacciati, ho compreso quali fossero le reali esigenze di queste persone’. La tappa perugina è una delle più lunghe per i quasi duecento lunaparchisti, che in fondo ricalcano le esigenze di una qualunque comunità: ‘La difficoltà per loro è quella di avere un punto di riferimento nei punti in cui sostano per il loro lavoro. Quest’anno però ci siamo preparati ad un’accoglienza in parrocchia anche con l’aiuto dei catechisti, specie nei confronti dei bambini che hanno ricevuto la prima comunione. Attraverso loro cerchiamo di sostenere anche le famiglie. Proprio per la prima comunione abbiamo approntato una serie di incontri preparatori in formula ‘intensiva’, tre volte a settimana, così come per le famiglie di quanti hanno chiesto il battesimo. È una modalità anomala, ma per queste persone una sosta così lunga è un’occasione preziosa’. Alla messa celebrata a Pian di Massiano, sulla pista di un autoscontro, il 6 novembre mons. Chiaretti ha celebrato un battesimo e ha dato a quattro bambine la prima comunione. Nell’omelia, ha ricambiato l’affettuosa acoglienza ricevuta dai lunaparkisti. ‘Ciò che voi offrite – ha detto – sono giochi puliti, in un’epoca in cui soprattutto i giovani sono avvicinati, e in alcuni casi attratti, da altri ‘giochi’ spesso pericolosi per il corpo e per lo spirito. Nella nostra città trovate sempre una comunità che vi accoglie con gioia, nella consapevolezza che la vostra vita e il vostro servizio si svolgono all’aperto, sulla strada segnata anche da momenti di precarietà che mettono alla prova il vostro cammino. È la fede ad aiutare noi cristiani a superare i tanti ostacoli’. Alcuni fieranti, che non erano a conoscenza dell’opportunità di ricevere i sacramenti, si sono ‘prenotati’ per ricevere la cresima l’anno prossimo.
Il Vangelo per chi viaggia sempre
Mons. Chiaretti visita con don Francesco Medori i fieranti del lunapark. Catechesi intensiva, messa e cresima per quattro bambine
AUTORE:
Mariangela Musolino