Il Sinodo si riunisce in Assemblea per la consegna dei documenti sinodali

A colloquio con il Segretario generale del Sinodo mons. Gualtiero Sigismondi

Venerdì i Sinodali sono convocati in assemblea generale. Riceveranno in mano i documenti elaborati sui temi sottoposti al discernimento dei gruppi: L’evangelizzazione: ‘grazia e vocazione della Chiesa’; I presbiteri: ‘servi premurosi del popolo di Dio’; La famiglia: ‘miniatura della Chiesa’; I giovani: ‘risorsa di speranza della Chiesa’; La cultura cattolica: ‘sintesi tra verità e amore’; Aspetti amministrativi delle attività pastorali; Revisione degli statuti. Sarà chiesto loro di leggerli in questa estate perchè il 12 settembre dovranno votarli esprimendo con un ‘placet’ o ‘non placet’ la loro approvazione o meno. Ma come si è giunti alla loro redazione? Il procedimento è stato semplice e complesso allo stesso tempo, con una partecipazione che fa di questi testi un’opera a più mani e, per chi crede, un’opera guidata dallo Spirito Santo. Quello che si può ricordare è il contributo dei circa trecento uomini e donne, presbiteri, laici e religiosi che in questi due anni si sono confrontati ciascuno portando le proprie ricchezze e le proprie debolezze nel contributo offerto nei gruppi. Il confronto è stato intenso, a volte anche acceso. Con mons. Gualtiero Sigismondi, Segretario generale del Sinodo, ricordiamo le fasi principali di questo lavoro di elaborazione dei testi. Le analisi e le proposte emerse nei gruppi sono state raccolte nei documenti, con un impegnativo lavoro di sintesi e, per quei temi su cui lavoravano due gruppi, di ‘fusione’ tra due documenti. A questo punto i testi sono stati inviati al comitato di redazione del Sinodo che ha provveduto ad una prima revisione, soprattutto formale, del testo, per essere restituiti all’esame dei gruppi. In questa seconda fase ogni gruppo ha analizzato tutti i documenti tranne il proprio, e su ogni documento avevano la facoltà di proporre emendamenti. È stato un momento importante dal quale sono emerse le proposte di modifica inviate al Comitato di redazione. ‘I documenti oggi si presentano ai sinodali nella versione offerta dai tanti emendamenti che sono arrivati. È stata un’esperienza di collazione faticosissima ma bellissima, vedere come tanti occhi riescono a cogliere quello che sfugge al singolo’ commenta Sigismondi ricordando che ‘non sempre le osservazioni sono arrivate ad essere proposte puntuali’ ma non per questo sono state ignorate. In questa fase, precisa Sigismondi, i testi hanno subito a volte una revisione anche radicale nell’accoglimento degli emendamenti. Per esempio il tema del rapporto movimenti – parrocchia ‘ora ha un capitolo a sé’.Nei gruppi molti hanno lamentato che i documenti mancano di profezia. Per questo il Segretario generale, che ai sinodali aveva chiesto proprio il coraggio della profezia, nel presentare i documenti, venerdì, metterà a fuoco il concetto di profezia, parola che ‘rischia di essere equivocata’. ‘La profezia più grande – commenta Sigismondi – è che abbiamo intuito che è necessario camminare insieme, abbiamo capito che è possibile camminare insieme, abbiamo avvertito la fatica del camminare insieme ma abbiamo anche sperimentato la grazia del camminare insieme’. Il secondo venerdì di settembre, come da calendario, providenzialmente festa della Madonna delle Grazie, il Sinodo tornerà a riunirsi in Cattedrale per la messa e per votare i documenti e consegnarli al Vescovo che, se lo riterrà opportuno potrà integrarli prima di promulgarli. Il 28 settembre, festa della Chiesa diocesana, sempre in cattedrale il Vescovo promulgherà i documenti sinodali e poi l’assemblea, come ‘popolo in cammino’ si recherà in pellegrinaggio alla chiesa, completamente restaurata, di san Costanzo primo vescovo di Perugia. Infime il Sinodo sarà sciolto ma, sottolinea Sigismondi, ‘si può dire che questo traguardo è una linea di partenza’. Cosa ti porti a casa? Le risposte dei sinodaliCosa si ‘porta a casa’ un sinodale di questa esperienza durata due anni? Lo abbiamo chiesto ad alcuni di loro il 13 giungo scorso, ultima convocazione dei gruppi. Ecco cosa hanno risposto. Michela degli Esposti, parrocchia di santa Lucia’Mi porto la riscoperta della gioia della comunione con la diocesi’. Clara Zingarini, parrocchia di Ripa’La condivisione di problematiche, di entusiasmi, di tutto quello che è la diocesi, la Chiesa comunità’. Suor Mariline Amadei, suore domenicane’In quanto religiosa porto a casa un senso di umiltà, nel senso più bello della parola, vedendo l’impegno dei laici, e dunque un senso molto bello della Chiesa’. Marco Pagana, parrocchia dell’Elce’Mi porto una forte esperienza di comunione. Forse, nei documenti, non ritrovo esattamente le parole dette o sentite, però ne ritrovo il senso in un testo che è stato fuso, amalgamato, ritoccatto da altri’. Mario Lanari, parrocchie di San Faustino e di San Raffaele’Come esperienza è stata molto positiva e interessante perchè abbiamo messo a fuoco le nostre scelte, approfondendole per trarne delle proposte per il documento finale’ Valerio Agostini, parrocchia di San Fiorenzo’Mi porto lo zelo della Chiesa nel cercare una soluzione per la rievangelizzazione delle nostre terre, dei nostri paesi, perchè c’è bisogno di questo e c’è difficoltà nel capire qual è la strada’. padre Vittore, chiesa di San Filippo’Ho fatto esperienza di una comunità che si interroga su come evangelizzare oggi, e si è capito che il problema è riuscire ad avere, come piccolo gregge, una identità forte per poter coinvolgere e salvare i fratelli che sono lontani’. Leonarda Neve, parrocchia di Torgiano’Ho fatto esperienza forte di comunità, una forte presenza dei laici che nella maggioranza dei casi hanno vissuto con responsabilità questa esperienza’. Tullia Stoppini, parrocchia di Sant’Egidio’Porto a casa il tanto entusiasmo che ho visto anzitutto nei laici, sempre impegnati, sempre presenti’.Federico Alunni Santoni, parrocchia di Bosco, ‘Per me era la prima volta ed è stata un’esperienza nuova, alla fine positiva. C’è stato un periodo in cui, sinceramente, ero un po’ pessimista sul Sinodo, però alla fine ho visto chiudersi i cerchio’. Mauro Papalini, parrocchia di Bosco’Mi porto a casa un bagaglio umano assolutamente eccezionale. Ho conosciuto tante persone e sono rimasto molto soddisfatto come rapporti umani, anche del confronto che c’è stato tra noi, aperto, libero’. Matelda Marinucci, parrocchia di Tavernelle’Mi porto dietro la gioia dell’incontro perchè conoscere tutte queste persone è stato bellissimo. Ora penso che potremmo iniziare seriamente a fare il Sinodo!’.

AUTORE: Maria Rita Valli