È arrivato sabato 5 marzo, giorno in cui mons. Giovanni Scanavino aveva convocato presbiteri e diaconi per dare informazioni riguardanti il futuro della guida pastorale della diocesi di Orvieto – Todi. Nella stessa data sono stati invitati i giornalisti per la conferenza stampa che ne è seguita cui hanno partecipato molti operatori delle comunicazioni. E così la Casa diocesana di Spagliagrano di Todi, ove si sono svolti i due momenti, si è riempita di sacerdoti, diaconi, religiosi e molti fedeli laici. Alle ore 11 il Vescovo, nella cappella della Casa, ha incontrato i presbiteri e i diaconi, e dopo una preghiera d’inizio ha dato lettura della sua lettera inviata nel dicembre scorso al Santo Padre, in cui si dichiarava disposto a lasciare la diocesi per salvaguardare il bene supremo dell’unità del popolo di Dio, della risposta ricevuta e poi del decreto di nomina di mons. Giovanni Marra ad amministratore apostolico della diocesi di Orvieto-Todi. Subito dopo, mons. Scanavino nella sala convegni della Casa,nel corso della conferenza stampa, ha dato lettura della lettera pervenutagli dalla Santa Sede con cui il Santo Padre Benedetto XVI, al quale si era rivolto direttamente nel dicembre scorso, ha preso atto della propria disponibilità a lasciare la guida della diocesi. Il presule ha dialogato molto cordialmente con i giornalisti intervenuti, ricordando come, prima e dopo le vicende collegate al suicidio del giovane diacono Seidita, abbia sempre, in ogni circostanza, esortato all’obbedienza al Santo Padre e alla comunione, primo bene della Chiesa. Contemporaneamente il Bollettino quotidiano della Santa Sede ha dato l’annuncio che si trascrive: “Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Orvieto-Todi (Italia), presentata da S. E. Mons. Giovanni Scanavino, O.S.A., in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico, ed ha nominato Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis della medesima diocesi S. E. Mons. Giovanni Marra, Arcivescovo emerito di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela”. Mons. Giovanni Marra è nato a Cinquefrondi (Rc), nel 1931 ed è stato ordinato presbitero il 19 settembre 1953. Trasferitosi a Roma, ha conseguito la laurea in Scienze sociali e in Diritto canonico. Dopo diversi incarichi, anche presso la Santa Sede, nel 1986 è stato eletto da Giovanni Paolo II vescovo titolare di Usula, con l’incarico ausiliare di Roma per le attività pastorali ed amministrative e segretario generale del vicariato. Nel 1989 è nominato arcivescovo titolare di Ravello ed ordinario militare per l’Italia, carica che manterrà fino al 31 gennaio 1996, e che gli dà diritto all’automatica promozione al grado di generale di Corpo d’armata. Successivamente, dal 1997 al 2007, ha guidato la diocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. Il 3 gennaio 2007 Benedetto XVI lo ha nominato membro della Congregazione per i vescovi. A nome della redazione diocesana de La Voce salutiamo l’arcivescovo mons. Giovanni Marra, amministratore apostolico, assicurando la collaborazione nello svolgimento della sua missione tra noi. Nel contempo, accompagniamo con la preghiera mons. Giovanni Scanavino, ringraziandolo per la sua paternità e per la passione con cui ha sempre annunciato Cristo Signore e la potenza del suo Spirito. Concludiamo con le parole con cui in conferenza stampa ha risposto alla domanda di un giornalista che gli chiedeva: “Quale messaggio lascia ai fedeli della sua diocesi?”. “Il messaggio più bello – ha risposto – è che rendano efficace tutto l’amore che mi hanno dimostrato”. Antonio ColasantoMichela Massaro