Il premio “San Valentino” a Rugova e padre Faltas

Il Presidente del Kossovo sarà a Terni il 13 e 14 febbraio

Il Premio “S.Valentino un anno d’amore” è uno dei riconoscimenti legati alla figura del Santo patrono di Terni, che premia ogni anno personalità che si sono distinte per l’impegno per la pace, la solidarietà, l’unità tra i popoli e la fraterna convivenza. Nel suo albo si annoverano il presidente russo Michail Gorbaciov, lo scrittore israeliano David Grossman e il palestinese Sari Nuseibeh. Quest’anno il premio sarà conferito a due personalità che nei rispettivi Paesi ogni giorno si fanno promotori della pacificazione tra i popoli: Ibrahaim Rugova, Presidente del Kosovo dal 1992 e Ibrahim Faltas direttore della Scuola della Custodia Francescana di Terra Santa di Betlemme. Pace che per il Kossovo sembra essere ormai un obiettivo raggiunto, mentre per la lotta israelo-palestinese il cammino verso la pace duratura sembra ancora lungo da percorrere e lungo una strada irta di difficoltà. Ibrahim Rugova è stato il promotore della pace in Kosovo, esponente del Movimento democratico, primo movimento politico dopo il comunismo, che ha portato all’indipendenza del suo paese. Un presidente eletto con una schiacciante maggioranza di voti nelle elezioni clandestine degli albanesi del Kosovo. Impegnato per una soluzione democratica del conflitto ha ricevuto numerosi riconoscimenti in ambito internazionale per il suo operato e la sua politica pacifista. Rugova sarà presente a Terni il 13 e il 14 febbraio per incontrare la città, la municipalità, il Vescovo e la comunità cristiana. Il 13 alle ore 16 riceverà il premio San Valentino presso la sala consiliare del Comune. Il 14 parteciperà insieme al vescovo cattolico mons. Mark Sopi, amminitratore apostolico del Kossovo (ospite in questi giorni della parrocchia di Santa Maria Regina), alla celebrazione del solenne pontificale (alle ore 11) presso la basilica di San Valentino. L’altro premio conferito a padre Ibrahim Faltas vuol essere ancora una volta un contributo alla pacificazione e segno di vicinanza e solidarietà alla Terra Santa. Ecco che allora l’aspetto della lotta in Israele torna in primo piano a Terni con una delle sue figure più significative e presenti nel mondo cattolico di Terra Santa, quella del frate francescano della basilica della Natività che nei giorni dell’assedio dello scorso anno fece opera di mediazione e pacificazione tra i palestinesi, rifugiati all’interno della basilica, e gli israeliani assediati nella piazza della Mangiatoia. Oggi l’esempio di pacifica convivenza tra cristiani e mussulmani è visibile nella scuola da lui diretta, frequentata da ragazzi dai 3 ai 18 anni di entrambe le religioni e di etnie diverse. Un esempio di convivenza che padre Ibrahim ogni giorno condivide ed insegna ai suoi ragazzi.

AUTORE: Elisabetta Lomoro