Il nostro piccolo ‘sacro Graal’

San Mamiliano esulta per la riconsegna del prezioso calice rubato dalla chiesa parrocchiale

In cima alla montagna che separa Strettura da Ferentillo, lungo la strada Flaminia che collega Spoleto con Terni, si trova l’antico borgo di San Mamiliano. Una trentina gli abitanti. È un piccolo paese completamente restaurato dopo il sisma del 1997, che ricade nella parrocchia di Santa Maria Assunta in Montefranco. Le strette viuzze ‘ quasi tutte portano nomi di santi ‘ conducono alla piazza centrale, intitolata al celebre pittore Jacopo Siculo (Giacomo Santoro), dove c’è la chiesa di San Biagio. All’interno c’è una bellissima tavola del Siculo che raffigura la Madonna con Bambino, i santi Pietro, Giovanni, Biagio e Mamiliano; in alto, il Padre eterno. Percorrendo i vicoli, rigorosamente a piedi – le automobili, infatti, non ci passano ‘ si possono gustare i profumi di una vita semplice, legata alle tradizioni di un tempo. È possibile ancora vedere gli uomini del paese suonare le campane della chiesa a mano per richiamare il popolo. Ciò è accaduto anche domenica 8 febbraio quando molta gente ‘ anche tra quella che si è trasferita nei centri vicini più grandi, se non addirittura a Terni o Spoleto – si è ritrovata nella chiesa per celebrare un evento importante: la riconsegna di un calice del ‘700 rubato la sera del 31 dicembre 1979. L’oggetto liturgico è stato ritrovato dai carabinieri in un negozio di antiquariato a Lucca; successivamente è stato trasferito nel deposito di palazzo Pitti a Firenze. Fatti i dovuti accertamenti, è stato riconsegnato al legittimo proprietario. Il calice è stato benedetto e usato nella solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal canonico camerlengo della cattedrale di Spoleto, don Vincenzo Alimenti, parroco al tempo del furto. È stato proprio lui a denunciarne la scomparsa; a lui è toccato andarlo a riprendere in Toscana. Nella messa, si è fatta anche memoria di san Biagio, patrono del paese. C’era naturalmente l’attuale parroco di Montefranco don Nolberto Cardenas, e il vicario della VI forania della diocesi, don Lanfranco Chiaretti, parroco di Arrone. La comunità civile era rappresentata dal sindaco di Ferentillo, Paolo Silveri. Presente anche una pattuglia dei carabinieri, ringraziata con un applauso dalla piccola comunità di San Mamiliano. Al termine della celebrazione alcune famiglie del luogo, come è tradizione per san Biagio, hanno offerto ai presenti un momento di fraternità.

AUTORE: F. C.