“Il nostro obiettivo sarà la crescita”

REGIONE. La presidente Catiuscia Marini presenta la nuova Giunta. Con una serie di buoni auspici, ma anche con malumori dentro la sinistra del Pd
La nuova giunta regionale
La nuova giunta regionale

È stata definita la nuova Giunta regionale, tra qualche volto nuovo (l’assessore esterno, in quota Psi, Giuseppe Chianella, e l’altro esterno, il prof. Antonio Bartolini, indicato dalla presidente Marini) e altri visi, targati Pd, molto conosciuti.

Si va dall’assessore confermata, con superdeleghe, Fernanda Cecchini a un altro uscente, il ternano Fabio Paparelli, fino a Luca Barberini, già consigliere regionale nella scorsa legislatura ed esponente di primo piano della cosiddetta area che fa riferimento al sottosegretario Gianpiero Bocci.

“Ho nominato la nuova Giunta regionale – ha detto la Marini – affidando ai cinque membri delle deleghe coerenti con la strategia programmatica e le priorità che avremo di fronte a noi in questa legislatura, il cui obiettivo principale è quello della crescita e dell’innovazione della nostra regione”.

Ha quindi ricordato che “il principio che mi ha ispirato nella scelta dei nuovi assessori è stato quello che richiede alla politica di riassumere su di sé le funzioni di scelta e di coordinamento delle azioni di governo.

Questo esecutivo segna anche il superamento di una modalità di concertazione con il resto delle autorità locali di governo, le forze sociali ed economiche. Vorremmo infatti avviare una modalità innovativa e originale nel confronto con il corpo della società regionale, seguendo modalità che siano più coerenti con la necessità di assumersi la responsabilità delle scelte delle azioni programmatiche, e anche della verifica del raggiungimento degli obiettivi”.

Gli assessori eletti – Cecchini, Paparelli e Barberini – hanno tenuto a precisare che non lasceranno il posto di consiglieri. In questo modo non daranno modo ai primi non-eletti di entrare in Consiglio percependo l’indennità; insomma, grazie a questa scelta non si peserà sulle casse regionali. È vero, ma, se non fossero stati scelti due assessori “esterni”, l’erario regionale ne avrebbe beneficiato ancora di più…

Per la composizione della Giunta non tutto è filato liscio. In particolare, all’interno del Psi. Nel momento in cui Silvano Rometti , pur eletto, si è reso conto che non avrebbe fatto parte dell’Esecutivo, è stato scelto, sostanzialmente con le stesse deleghe, un uomo di sua fiducia: il sindaco di Avigliano Umbro, Giuseppe Chianella , preferito, alla fine, a Claudia Bastianelli.

Ma le polemiche più dure sono arrivate dall’interno del Pd: a Terni per la scelta di Paparelli, ma, in generale, dalla sinistra Pd che non ha digerito l’esclusione dall’Esecutivo. “Escludere la sinistra – è detto in una nota – sia quella interna al partito sia quella esterna, rappresenta la scelta sbagliata, incoerente con il lavoro svolto da tutto il Pd prima del 31 maggio, che va nel senso opposto all’esito elettorale”.

La Giunta è nominata; restano da scegliere le presidenze delle Commissioni e soprattutto il presidente del Consiglio. Sembrano in lizza “lady-preferenze”, la bocciana Donatella Porzi, e l’ex presidente della Provincia di Perugia, Guasticchi. Ma non si escludono colpi di scena.

 

La Giunta e le deleghe

Il nuovo Esecutivo regionale, con l’applicazione della riforma, è composto dalla riconfermata presidente Catiuscia Marini (Pd) e da cinque assessori (non più otto). La Marini, alla seconda legislatura da presidente, in passato è stata sindaco di Todi, dal 1998 al 2007, ed è stata anche parlamentare a Strasburgo. La Presidente terrà per sé le deleghe che riguardano la programmazione, la gestione dei Fondi europei, la protezione civile, le politiche di parità, la promozione, l’internazionalizzazione dell’Umbria e – novità da mettere in rilievo – il bilancio.

Vice presidente è il ternano, in quota renziana, Fabio Paparelli (Pd), uno dei confermati della precedente Giunta. Ha iniziato il percorso politico nel Psdi come consigliere della Circoscrizione Tacito. Successivamente è stato consigliere comunale di Montecastrilli e assessore alla Provincia di Terni. Dal giugno 2013 è stato assessore regionale “esterno”. Al primo mandato come consigliere regionale, è risultato il primo degli eletti nella provincia di Terni. È docente in discipline giuridiche ed economiche. A lui vanno le deleghe a lavoro, formazione, competitività delle imprese e innovazione del sistema produttivo, infrastrutture digitali e rapporti con Sviluppumbria e Gepafin.

Altra riconfermata Fernanda Cecchini (Pd), con um mega-assessorato, dato che si occuperà di agricoltura, ambiente, caccia e pesca, ma anche di cultura, spettacolo e grandi manifestazioni. Tifernate, è stata sindaco della città dal 2001 al 2010, quando è stata eletta in Regione.

Luca Barberini (Pd di area “bocciana”) è il nuovo assessore alla sanità e al welfare. Il folignate sarà anche il “ministro per i rapporti col Parlamento”, ovvero la figura di raccordo con il Consiglio regionale. Di professione commercialista, ha guidato la Valle Umbra servizi spa, società di servizi pubblici nel territorio dell’area vasta Foligno-Spoleto-Valnerina. Nel 2010 è stato eletto nel Consiglio regionale dell’Umbria nella lista del Pd.

C’è pure un sindaco di un piccolo Comune del Ternano, Avigliano Umbro, tra i nuovi volti: è il socialista Giuseppe Chianella , nominato assessore alle infrastrutture, trasporti, riqualificazione urbana e centri storici.

Nella compagine governativa compare un esterno, un docente universitario di Diritto amministrativo all’Università di Perugia, Antonio Bartolini. A lui sono state conferite le seguenti deleghe: riforme, risorse umane e patrimoniali, agenda digitale, scuola ed edilizia scolastica.

 

AUTORE: E. Q.