Spuntano qua e là maestose, a tratti ricoperte dalla vegetazione. Basta avventurarsi tra le strette vie del centro storico, ma non solo, per vedere che sono ancora lì, antiche fortificazioni sorte a difesa della città. Sono le mura di Perugia: si riconosce il tratto etrusco e quello medioevale, ambedue bisognose di attenzioni e di cure per evitarne l’oblio. Si deve a Michele Bilancia, architetto perugino, che alle antiche cinte murarie di Perugia, con vera passione, ha dedicato anni di studi e ricerche, un nuovo interesse verso di loro. La passione, con il tempo, si è poi trasformata in qualcosa di più concreto: un progetto che ha portato alla nascita dell’associazione ‘Radici di Pietra’, di cui Bilancia è presidente. Lo scopo è quello di promuovere e guidare la conservazione, il restauro e la valorizzazione delle antiche mura, nonché di tutta l’area di pertinenza, con l’idea di creare, quanto prima, lungo tutto il tratto murario, un percorso di visita, quasi un museo a cielo aperto, per poterle godere più da vicino. Tra le tante finalità dell’Associazione – spiega Bilancia – c’è anche quella di creare con un suo Centro studi, le basi per la raccolta, la catalogazione, la gestione informatizzata e lo scambio di tutti i dati che sarà possibile raccogliere sull’intera cinta muraria. Specifica attenzione è stata data alla formazione: nel 2007 e nel 2008 si è svolto un master per tecnici esperti della conoscenza, conservazione e valorizzazione dei siti urbani a carattere archeologico e uno per Tecnici esperti della Promozione e valorizzazione dei Siti urbani a carattere archeologico. Ma il proposito è di andare oltre e coinvolgere anche altre città murate: intanto proficui rapporti sono nati con la città di Damasco e il governo siriano al fine di salvaguardare anche la loro cinta dall’aggressione della modernità. Nel corso degli anni diverse sono state le pubblicazioni realizzate dall’architetto Bilancia sul tema delle mura perugine. Di recente è stato dato alle stampe Il muro etrusco di Perugia. La Cupa, (Italgraf edizioni) il primo dei Quaderni pubblicato dall’associazione ‘Radici di pietra’. All’interno il primo contributo, a firma di Michele Bilancia, è dedicato alla nascita della via denominata della Canapina: uno studio caratterizzato da un approccio su più fronti disciplinari, che hanno compreso la rilettura degli antichi statuti comunali del 1297, coadiuvato dallo studio dei documenti cartografici e iconografici e dal rilevamento architettonico e topografico. Nel suo intervento l’architetto rilegge, passo passo, le fonti statutarie al fine di ricostruire la storia della nascita della via. Una via che in base all’abbondanza dei particolari riferiti, nonché alla riconoscibilità di molti degli ambiti nominati, sembra essere riconoscibile, con quasi assoluta certezza, in quell’area oggi pertinente alle mura di via della Cupa. È in questo tratto delle mura etrusche, infatti, che avvennero quelle trasformazioni urbanistiche di cui parla l’ordinanza dello Statuto. Trasformazioni resesi necessarie a seguito del cedimento di una parte della muratura antica. Allo stesso tratto di via della Cupa fanno riferimento poi le relazioni di Katia Bennati e Monica Marchesini che hanno affrontato i temi della catalogazione informatizzata dei caratteri storici, architettonici e costruttivi delle mura, al fine di individuarne i vari fattori di vulnerabilità che, si spera, porteranno al più presto ad una programmazione sistematica degli interventi su tutto l’apparato murario.
il muro etrusco della Cupa
Esce il primo Quaderno dell'Associazione 'Radici di pietra' dell'arch. Michele Bilancia
AUTORE:
Manuela Acito