L’attenzione e la responsabilità nei confronti del creato è una riscoperta delle Chiese cristiane, tanto che, ormai da quattro anni, il 1° settembre si celebra la Giornata per la salvaguardia del creato. Una giornata per riaffermare l’importanza, anche per fede, della questione ecologica con tutte le sue implicazioni etiche e sociali. Il creato è un grande dono di Dio, esposto a seri rischi da scelte di vita che possono degradarlo, rendendo insostenibile particolarmente l’esistenza dei poveri della Terra. Il cristianesimo considera la creazione come opera di Dio, come un dono per il bene dell’uomo, affinché lo porti a compimento nel migliore dei modi. E la responsabilità nei confronti del creato è un tema sul quale ultimamente tutte le confessioni cristiane hanno sentito la necessità di prendere posizione. Tanto da inserirlo anche nella Charta oecumenica, siglata da tutte le Chiese cristiane europee a partire dalla loro comune preoccupazione per uno sfruttamento dei beni della terra, che avviene senza tener conto del loro valore intrinseco, senza considerazione per la loro limitatezza e senza riguardo per il bene delle generazioni future. La Conferenza episcopale italiana ha dedicato il suo messaggio per la Giornata del creato di quest’anno al tema dell’aria, prendendo a riferimento un brano di quel meraviglioso inno che è il Cantico delle creature di san Francesco d’Assisi: “Laudato si’, mi’ Signore…per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le Tue creature dài sustentamento” . L’aria fonte di vita per ogni creatura, aria bene indispensabile, quella stessa aria minacciata nella sua purezza, inquinata sempre più da varie emissioni, in particolare da quelle dei gas serra, quella stessa aria che l’uomo sta rendendo sempre più irrespirabile, sottovalutando, ancora una volta, la necessità di impegno e operosità per proteggere il creato e di conseguenza l’umanità contro la distruzione di se stessa. Anche Papa Benedetto XVI ha ricordato come “la Chiesa ritenga che la questione relativa all’ambiente e alla sua conservazione sia intimamente connessa con il tema dello sviluppo integrale dell’uomo”. Il Papa invita ad esercitare un governo responsabile, al fine di proteggere il creato, per godere dei suoi frutti, trovando nella natura le risorse necessarie per una esistenza dignitosa per tutti. La Giornata per la salvaguardia del creato è anche una celebrazione condivisa con la Chiesa ortodossa. Nell’Ortodossia il primo giorno di preghiera ambientale è stato istituito dal Patriarca Demetrios I nel 1989. Lo stesso Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, ha inviato un suo messaggio in occasione della Giornata, nel quale sottolinea come questa celebrazione sia l’occasione per ripensare al passato e agli errori fatti e guardare al futuro con maggiore saggezza e rispetto per il creato. È certo che nel mondo intero occorre un profondo rinnovamento del modo di vivere e dell’economia, cercando di risparmiare energia con una maggiore sobrietà nei consumi, ottimizzando l’uso dell’energia stessa e valorizzando le energie pulite e rinnovabili. In Umbria ci apprestiamo a celebrare la Giornata per la salvaguardia del creato nella città di san Francesco, Assisi, il 15 settembre. Ci ritroveremo per riflettere e pregare insieme ai rappresentanti delle altre confessioni per accrescere la consapevolezza che uno sviluppo umano integrale per il bene di tutti i popoli, il presente e futuro, uno sviluppo ispirato ai valori della carità nella verità richiede l’impegno di tutti.
Il giorno di frate vento
Parola di vescovo
AUTORE:
† Vincenzo Paglia