Chiese ed arte – Itinerari alla scoperta dei luoghi sacri dell’Alto Tevere umbro’ è l’iniziativa culturale promossa dalla direzione del Museo del duomo e dalla diocesi di Città di Castello, il cui fine è la promozione dei beni culturali del territorio altotiberino e la valorizzazione degli edifici adibiti al culto, parte integrante del patrimonio storico. L’iniziativa è giunta quest’anno alla X edizione e propone un itinerario flessibile per apprezzare il ricco patrimonio ecclesiastico del nostro territorio. Il percorso consente la scoperta del valore artistico di alcune chiese dell’Alta Valle del Tevere, sia mediante l’accoglienza e l’informazione del visitatore, che attraverso eventi culturali capaci di far riscoprire tali luoghi. Tra le chiese inserite nel circuito, di notevole rilevanza storico-artistica sono la basilica cattedrale dei Santi Florido e Amanzio, la chiesa di San Francesco, la chiesa di San Domenico, la chiesa della Madonna delle Grazie, la chiesa di Santa Maria Maggiore. A completamento del percorso spirituale ed artistico sono stati inseriti anche il monastero – museo di Santa Veronica Giuliani, il santuario di Canoscio e della Madonna di Belvedere, l’oratorio di San Crescentino a Morra e l’abbazia di Santa Maria e Sant’Egidio a Badia Petroia. Tali luoghi sacri sono illustrati in un apposito dépliant informativo contenente indicazioni storico-artistiche, esibendo il quale è possibile usufruire di un biglietto ridotto per la visita al Museo del duomo, all’oratorio di San Crescentino a Morra e a tutti i musei facenti parte della Rete museale ecclesiastica umbra. Per valorizzare il legame significativo che unisce la basilica cattedrale dei Santi Florido e Amanzio, il suo museo diocesano ed il territorio tifernate, sono previste, ad orari prestabiliti, visite guidate per riscoprire tesori d’arte e di fede. L’iniziativa è stata proposta quest’anno con la straordinaria immagine dell’opera di Giovanni da Piamonte – allievo di Piero della Francesca negli affreschi del ciclo della Storia della Croce ad Arezzo -: la Madonna col Bambino (Madonna delle Grazie) tra i santi Florido e Filippo Benizi del 1456, custodita nella chiesa della Madonna delle Grazie a Città di Castello. L’opera, una tempera su tavola, è stata esposta nella recente mostra tenutasi a Mantova, a casa Mantegna, dal titolo ‘Leon Battista Alberti e l’architettura’ dove ha riscosso notevole consenso di pubblico. Il dipinto nella storia della nostra città ha avuto la funzione di pallio cittadino, il quale veniva portato in processione per le vie cittadine ed esposto nei momenti di grande pericolo e di calamità naturali per la comunità tifernate. L’iniziativa, oramai consolidata nel tempo è apprezzata sia dai turisti che dai tifernati. I turisti con il dépliant illustrativo hanno la possibilità di orientarsi nella visita ai principali luoghi sacri del centro storico, ma anche a santuari e monasteri posti alla periferia della città. I cittadini residenti attendono l’iniziativa con le sue conferenze come un appunamento oramai fisso, realizzate nella suggestiva cornice del Salone gotico del museo, la quale riesce esemplarmente a coniugare arte e cultura.
Il culto della (e nella) storia
L'iniziativa della diocesi 'Chiesa ed arte', alla 10a edizione
AUTORE:
Catia Cecchetti