Terni e la sua vocazione all’amore, testimoniata dal patrono san Valentino, richiede oggi un rinnovamento culturale e generazionale che nasce dalla generosità diffusa e dall’esempio di testimoni autorevoli. Un rinnovamento che il vescovo Vincenzo Paglia riconosce come urgente per il futuro di Terni e che, nella festa di san Valentino, ha ribadito con incisività nella solenne celebrazione alla presenza delle autorità cittadine e di centinaia di fedeli. Il tempo nuovo di una generazione giovane che abbia la fiducia e il sostegno di quella attuale, che abbia a cuore il bene della città e sappia affrontare le sfide culturali e sociali, forte dell’esperienza della fede cristiana. ‘Il ricambio generazionale va messo a tema con maggiore coraggio, con maggiore audacia – ha detto il Vescovo -. Ovviamente, non stiamo parlando semplicemente di un problema di età anagrafica, bensì di un processo, che è peraltro fisiologico: ogni generazione ha la sua sfida da affrontare e da vincere. E quando cambia la sfida, se vogliamo vincerla a beneficio del bene comune della città, inesorabilmente debbono cambiare anche le generazioni chiamate ad affrontarla. Se questo non avviene, si rischia una sorta di vischioso avvitamento della realtà sociale della città’. Si guarda allora alle giovani generazioni, che vanno sostenute con ‘scelte coraggiose e audaci’ da parte dei diversi soggetti sociali; giovani non cresciuti tra i muri delle ideologie e che non hanno paura del ruolo pubblico dell’esperienza religiosa, che vivono la globalizzazione come risorsa e non come minaccia, che amano l’apertura e non la chiusura, che si trovano più a loro agio con la speranza piuttosto che con la paura. Un ricambio che ha nella scuola un punto di riferimento; da essa, infatti, dipende la formazione dei giovani, la loro creatività, la loro capacità d’innovazione. E la Chiesa? ‘Troppi sono i ritardi ‘ ha detto mons. Paglia ‘, per questo è necessario incontrare la domanda dei giovani, consentire che trovino dentro le organizzazioni ecclesiali accoglienza, dignità e riconoscimento, ma anche confronto, educazione al discernimento e al giudizio’. Dopo aver brevemente osservato che ‘spesso l’autorevolezza dei genitori, oggi, è decisamente appannata’, mons. Paglia si è chiesto come valorizzare le tante potenzialità presenti nel territorio. Per mons. Paglia ‘non può esserci un serio e fecondo confronto generazionale, e quindi virtuosi processi di ricambio tra generazioni, se Terni non lascia spazio e visibilità a testimoni autorevoli, se non riconosce il ruolo di questi testimoni, se non prende definitivamente congedo dai suoi vecchi miti, ideologici, sociali, economici che offuscano il presente’. Un invito a riflettere sui comportamenti sociali, su tutti quegli atteggiamenti che, nella miopia dell’interesse immediato, magari rischiano di confondere le personali aspettative di carriera con l’interesse vero della comunità. ‘La testimonianza di san Valentino ‘ ha detto il Vescovo – che segna, ancora oggi, in profondità le radici della città, è quella di un pastore attento e vicino ai giovani, alle loro speranze. Riscoprire quelle stesse radici nella loro forza e ricchezza, oggi, significa un nuovo impegno per il bene comune, per l’educazione dei giovani a partire dalla famiglia, dalla scuola, ma anche dalla politica e dalla Chiesa. I giovani sono chiamati a prendersi le loro responsabilità – ha concluso il Vescovo – ma sarà difficile che possano farlo senza la nostra sapienza e fiducia. È questa una comune sfida educativa, che non possiamo non affrontare insieme’.
Il coraggio del domani
San Valentino. Le parole del Vescovo alla celebrazione cittadina, incentrate sul tema del ricambio generazionale
AUTORE:
Elisabetta Lomoro