Sono approdate al tavolo istituzionale le polemiche esplose dopo l’ultima festa dei Ceri per quella “conclusione unitaria”, apprezzata da diversi strati della pubblica opinione, ma non condivisa – in particolare – dai Ceraioli di sant’Ubaldo. Posizione ufficializzata con un documento approvato al termine di un’assemblea svoltasi in una Taverna affollata, con un confronto serrato e in un clima attraversato da passaggi a tratti abbastanza aspri.
È stato l’inizio di uno scambio di vedute, con una lettera aperta dell’ex cappellano dei Ceri mons. Giuliano Salciarini (“I Ceri non sono di qualcuno o di una Famiglia ma sono del popolo eugubino”, alla cui coralità spettano “certe decisioni di forma”, che non competono certo a “una taverna, anche se è piena”) e un manifesto di “cittadini e cittadine” che invitano i santubaldari ad ascoltare e, in genere, ad accantonare egoismi e protagonismi, per il bene di una manifestazione che è di tutti.
In questo contesto si situa la convocazione da parte del sindaco Filippo Stirati del “tavolo istituzionale” (Comune, diocesi, Università dei muratori, associazione Maggio eugubino, famiglie dei Santubaldari, Sangiorgiari, Santantoniari, primo e secondo capitano Pierangelo Radicchi e Francesco Ranghiasci), che ha “sottolineato l’esigenza di favorire nella città un sereno clima di dialogo, di condivisione e di rispetto che consenta di riflettere con maturità e spirito di concordia sulle problematiche della festa”.
Ricordato che compito del “tavolo” è “la cura dei complessi aspetti organizzativi della festa, la tutela e la valorizzazione della sua immagine”, Stirati sottolinea che “tutti hanno condannato aspramente le forme di intolleranza e le espressioni ingiuriose e minacciose che, in alcuni casi, hanno caratterizzato la discussione e le polemiche sulla conclusione della corsa in basilica il 15 maggio scorso, esprimendo al tempo stesso solidarietà a quanti ne sono stati oggetto”.
“Per quello che mi riguarda – ha aggiunto -, nel manifestare vicinanza e gratitudine al magistero di sua eccellenza Mario Ceccobelli, nostro vescovo, come sindaco della città mi sento in prima linea nella difesa ed esaltazione dei valori profondi e autentici della festa dei Ceri, dei sentimenti popolari che la connotano, espressione devozionale della comunità eugubina nei confronti del suo amatissimo patrono sant’Ubaldo, grande riformatore della Chiesa e interprete supremo della riconciliazione tra gli uomini”.