L’inquinamento, che ha effetti sull’ambiente ma anche sulla salute dell’uomo, è frutto delle “nostre scelte” o anche dell’indifferenza che ci rende “complici dei briganti”. Per questo la Chiesa italiana spinge ad una conversione ecologica che abbracci non solo la cura dell’ambiente ma anche la cura dell’uomo. Lo ha detto il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il card. Gualtiero Bassetti, intervenendo con un videomessaggio al convegno ‘Custodire le nostre terre’ trasmesso da Acerra (Napoli). “La custodia, o la mancata custodia, della casa comune, in quanto siamo tutti parte dell’umanità, incide direttamente sulla nostra salute. Gli effetti ambientali prodotti dalle nostre scelte – ha sottolineato l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve – hanno una incidenza diretta sulla salute fisica, psichica e sociale di tutti”. La Chiesa ritiene “suo dovere farsi carico del tema della salute di tutti e di ciascuno”. “Per le responsabilità che abbiamo e che conosciamo, possiamo affermare che può risultare riduttivo, quando non addirittura discriminante, parlare di ‘terra’ e di ‘terre dei fuochi’: perché dobbiamo piuttosto affermare con forza che siamo responsabili della custodia di tutte le terre”, ha sottolineato il card. Bassetti. “Custodire quindi si traduce in un prendersi cura diretto, impegnativo, personalmente coinvolgente, soprattutto indelegabile. Ognuno deve fare la sua parte fino in fondo”. Occorre dunque tornare “all’essenziale evangelico, tenendo presente che un’ampia parte del territorio italiano è inquinato”. Infine Bassetti ha citato l’enciclica di Papa Francesco ‘Fratelli tutti’ che “ci ricorda che esistono i complici dei briganti, i segreti alleati, coloro che passano e guardano altrove, o sono indifferenti, o soffocano la speranza”.
Non esiste altra terra dove si può risorgere,
Perché il regno di Dio è qui davanti ai nostri occhi, ma l’umanità non la vede.
Prendersi cura del Creato,Eminenza significa non solo denunciarne i danni , ma prevenirli. Papa Francesco ha colto pienamente la necessita. Occorre allora spingere il proprio sguardo oltre per cogliere quei legami fra crisi sociale e crisi ambientale. Il principale attore si scopre essere il sistema economico finanziario. E in Vaticano purtroppo ancora operano soggetti di dubbia levatura etica. Molti fratelli ancora paiono distanti da queste tematiche.