Su invito dei Frati Minimi di San Francesco di Paola, il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Ceu, sarà in Calabria il 3 e il 4 maggio per presiedere le celebrazioni in onore del Santo patrono della regione dei due mari e dei marittimi d’Italia, “messaggero di pace e di riconciliazione”. Francesco di Paola (1416-1507) è il Santo per eccellenza della “carità sociale”, fondatore dell’Ordine dei Minimi che ha per motto “Charitas”. I Minimi, per esser tali, devono essere aperti cristianamente all’accoglienza e all’amore, alimentando e diffondendo la loro spiritualità con la vita eremitica e povera sull’esempio di Francesco d’Assisi. Ed è la “Carità” ad accomunare, nella fede e nel servire Dio e la sua Chiesa, il porporato perugino a questi religiosi, avendo come suo motto episcopale “In charitate fundati” (fondati nella carità).
Significativo ed attuale è il “messaggio sociale” di Francesco di Paola, nell’essere stato nella sua epoca – secondo i suoi biografi -, un «grande riformatore sociale sia per quanto concerne i suoi rapporti con il popolo che con quella che potremo definire la “classe dirigente” del suo tempo. In particolare, fu riformatore sociale nell’ammonire quest’ultima: “il potere va inteso, non come privilegio, bensì come duro esercizio di servizio nell’interesse del popolo”».
Nel pomeriggio di domenica 3 maggio, il cardinale Bassetti guiderà la suggestiva processione a mare della reliquia del Sacro Mantello di san Francesco con corteo di barche dal Porto di Cetraro alle acque antistanti la città di Paola, dove presiederà la Celebrazione della Parola, impartirà la benedizione al mare e lascerà nelle acque del Tirreno una corona d’alloro in memoria di tutti i marittimi defunti. Lunedì mattina 4 maggio il cardinale presiederà la solenne concelebrazione eucaristica nel Santuario di San Francesco di Paola, uno dei luoghi di culto più frequentati del Meridione d’Italia, meta ogni anno di migliaia di pellegrini provenienti anche dall’estero.
Il porporato perugino, dinanzi alle reliquie del Santo custodite nel Santuario, si unirà idealmente nella preghiera anche con i numerosi calabresi che vivono in Umbria, dove san Francesco di Paola si recò giovanissimo per visitare i luoghi del Poverello d’Assisi restando attratto dalla sua figura di santità. A Perugia, nella chiesa di Santo Spirito, è conservato un dipinto che ritrae il Santo patrono della Calabria, a testimonianza della presenza in Umbria, nei secoli scorsi, dell’Ordine dei Minimi. Anche a Gubbio, in una delle sue chiese, è custodita un’opera dedicata al Santo calabrese. E sempre a Gubbio, pochi anni fa, si è tenuto un significativo convegno dal titolo: “S. Francesco di Paola. Un uomo, un calabrese, un santo nell’arte, nel cinema e nella letteratura”, promosso anche con il patrocinio della Diocesi eugubina e della Conferenza episcopale umbra (Ceu). Gli atti di questo convegno sono stati pubblicati di recente e presentati lo scorso 22 aprile a Perugia, presso Palazzo Gallenga, in occasione di un incontro dedicato alla figura del calabrese Pietro Borzomati, “storico della spiritualità”, studioso del movimento cattolico e della pietà popolare, collaboratore de «L’Osservatore Romano», già preside della Facoltà di Lingua e cultura presso l’Università per Stranieri. E’ dello stesso Borzomati il “contributo scientifico” alla pubblicazione degli atti del convegno eugubino, redatto poco tempo prima della sua prematura scomparsa.