Il calcio, un mondo che in Umbria muove decine di migliaia di giocatori

Secondo i dati della Lega Nazionale Dilettanti i calciatori non professionisti sono 22.020, divisi in 2.260 squadre

bambini-calcioIl calcio, come tutti sanno, è lo sport più praticato in Italia. Così anche nella nostra regione, il numero dei tesserati Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio) supera nettamente quello delle altre discipline.

A fare da linfa al movimento sono le società appartenenti alla categoria dei “dilettanti” con squadre che militano nei campionati di Serie D, Eccellenza, Promozione, Prima, Seconda e Terza Categoria. A confermarlo, e a parlare chiaro sono i numeri.

Secondo i dati forniti dal sito della Lega Nazionale Dilettanti, i calciatori non professionisti (senza contare quindi allenatori e dirigenti) sono 22.020, divisi in 2.260 squadre.

Una “galassia”, quindi, di vaste dimensioni, sempre in continua espansione, intorno alla quale gravitano tantissime persone. Allenatori, dirigenti, arbitri, medici sportivi, fisioterapisti, accompagnatori e, ovviamente, tifosi. Un mondo parallelo è quello del calcio giovanile nel quale sono coinvolti moltissimi giovani e bambini.

Tutte le società hanno un settore specifico attraverso il quale seguono la crescita dei giocatori sin da piccoli. Le categorie relative sono Pulcini (fino a 11 anni), Esordienti (fino ai 13 anni), Giovanissimi (fino ai 15 anni), Allievi (fino ai 17), Juniores, Berretti e Primavera.

Ora, dopo ben 14.255 partite, i campionati di calcio, di tutte le categorie, sono terminati, i verdetti sono definiti. Luci ed ombre, gioie e dolori. Grande festa a Perugia, per il ritorno dopo nove anni, in Serie B. Così, nella stagione 2014/2015 verrà disputato il derby umbro. La Ternana, infatti, è riuscita a “salvarsi” e a conquistare così la permanenza nella cadetteria.

Non ha brillato invece il Gubbio, nel campionato di lega pro, un dodicesimo posto, lontano dalle aspettative di inizio stagione. La squadra della città dei Ceri militerà comunque nel Campionato di Lega Pro che, il prossimo anno, prevederà solo la prima divisione, a tre gironi, a seguito della riforma dei Campionati. Altra compagine molto deludente è stata il Castel Rigone, del Patron Brunello Cucinelli, giunta penultima nel suo girone, che così fa ritorno dopo un solo anno tra i Dilettanti. Dal campionato di serie D i risultati complessivamente peggiori. Nonostante il buon torneo disputato dal Foligno (secondo posto in campionato e sconfitto solamente nella terza fase dei play off) Pontevecchio, Narnese e Deruta sono tutte retrocesse.

La maggior sorpresa di tutte le squadre umbre è stata sicuramente il Villabiagio. La squadra, nata dalla fusione di due piccoli paesi (Villanova e San Biagio della Valle), è riuscita a trionfare nel campionato di Eccellenza, ottenendo così una storica promozione.

AUTORE: Michele Mencaroni