Il 22’Meeting dei giovani mette a tema la carità

Fine settimana nella parrocchia spoletina di San Nicolò

Chi si trovasse in questi giorni a passare nella parrocchia di San Nicolò a Spoleto si renderà conto del grande fermento che c’è. Al lato della chiesa si nota un grande tendone bianco; si possono vedere gli uomini della comunità ripulire le aiuole, montare palchi, pedane, sistemare al meglio ogni angolo; si incontrano giovani con chitarre in mano, bambini che provano canzoni, signore impegnate nell’accoglienza del ‘forestiero’, di chiunque bussi alla porta della parrocchia. In un vero clima familiare, tutti sono impegnati nella messa a punto degli ultimi dettagli del 22’Meeting dei giovani, il cui sipario si aprirà 14 giugno per richiudersi il 22 dello stesso mese. ‘La carità non ha mai fine’ è il tema scelto per l’edizione 2008 dell’evento. Sarà il comune denominatore di tutte le attività in programma. ‘Per la comunità cristiana – dice il parroco di San Nicolò, don Vito Stramaccia – la carità è il motore che fa andare avanti tutta la pastorale. Un amore forte verso Dio, un amore concreto verso i fratelli è ciò che vogliamo rimettere al centro dell’azione pastorale. Cerchiamo di attuare una carità concreta, che sappia impegnarsi nei servizi all’uomo di oggi, che non abbia mai fine’. Da un po’ di anni il Meeting non è solo di San Nicolò, ma ha anche una ricaduta sull’intera diocesi. E quest’anno ancora di più, visto che il tema è la carità. ‘Ci deve essere anche una partecipazione a livello di Chiesa locale – dice don Vito. – Nella tavola rotonda di domenica 15 giugno si è pensato di riflettere intorno alle opere di carità che contraddistinguono la nostra Chiesa diocesana. Analizzeremo anche le nuove prospettive, dettate dalle nuove leggi dello Stato, per quanto riguarda il mondo degli stranieri. Cercheremo di capire come la Chiesa si muoverà, come saprà interagire con le istanze del territorio per rendere un servizio migliore all’uomo, nel rispetto delle leggi che lo Stato ci propone’. Il Meeting festa di tuttiÈ una manifestazione realizzata a tante mani, con l’apporto fondamentale di tutti. È un momento di relazioni umane, di socializzazione, di comunione. È la sede in cui raccogliere i frutti del lavoro pastorale di un anno. ‘È bellissimo – sottolinea don Vito – stare insieme sotto un tendone, riflettere, gioire, vedere i più piccoli che provano l’emozione del palco, gli adulti che si sono formati, la crescita sempre più consistente del gruppo giovanile ‘Bisse’, che riscuote successo anche all’estero. Questo è ciò che ci appassiona, che ci tiene insieme a far festa per una decina di giorni, nella gioia, nella letizia, nella fatica e nel cercare di coinvolgere i più piccoli dentro questo progetto’. La comunità di San Nicolò, territorialmente parlando, è un po’ complessa. C’è la zona della miniera, la zona più vecchia, la zona Peep, la zona di Morro e della sua collina. Legare insieme queste realtà non è semplice. Trovare degli spazi di socializzazione è molto importante. Non c’era neanche una piazza. Comune, parrocchia e le associazioni presenti hanno dato vita al progetto ‘Contratto di quartiere’, per fornire San Nicolò di quegli spazi che danno identità ai cittadini: la scuola, i servizi pubblici, la piazza, la chiesa. Molto è stato già realizzato. È stata posta la prima pietra del nuovo complesso parrocchiale. ‘Entro l’anno – dice don Vito – ci auguriamo di dare inizio ai lavori per portare avanti il progetto di servizio all’uomo’.

AUTORE: Francesco Carlini