Norcia si sta apprestando a celebrare solennemente la festa del suo “figlio” migliore, Benedetto, patrono d’Europa. Anche per quest’anno sono previste grandi manifestazioni, che vanno dal gemellaggio con una città d’Europa, ma per la presente edizione si è tornati in Italia, e dalla benedizione papale della fiaccola benedettina per finire all’offerta dei Ceri e dei Gonfaloni da parte della città e del contado, seguita da una importante concelebrazione eucaristica. Chiuderanno la giornata una sentita gara della balestra e la processione con la reliquia del Santo. Norcia intende, quindi, onorare con grande impegno dell’Autorità religiosa, di tutta la cittadinanza e degli stessi Amministratori la tradizionale data del 21 marzo, che segna anche l’inizio della primavera. Chi è Benedetto? Un uomo per tutti i tempi. Vissuto in un periodo storico molto travagliato e sofferto ( V-VI sec.), Benedetto ha “innestato” sulla vecchia pianta malata un virgulto nuovo, che lentamente ha l’ha rivitalizzata, portando lungo i secoli frutti copiosi di giustizia e di bene. La strada, vissuta e insegnata da Benedetto, è estremamente concreta: un sentiero da percorrere (lavoro-fatica) ed una “stella”, punto di riferimento ( la preghiera ). La vita è “un’avventura” da vivere contemporaneamente in senso orizzontale e in senso verticale. Il simbolo ne è la stessa croce: una palo che svetta in alto ed uno trasversale. Dio e gli uomini, ora et labora. Questo è l’ “ordine” che la persona e la società sono chiamati a perseguire e a realizzare e solo questo ‘ordo’ può salvarle. Benedetto non è un uomo del passato, relegato nei libri di storia o mummificato nelle icone: è un santo vivo e straordinariamente attuale. Devono riemergere dall’attuale grigiore la dignità e la nobiltà del lavoro, che non va sentito solo come peso o fatica. Nel lavoro si esprime anche la creatività della persona e per questo ogni attività va amata e non sopportata. Molti lavori, specialmente quelli cosidetti umili, stanno diventando appannaggio della gente di colore. Si avverte quasi un rifiuto o un disprezzo da parte di coloro che fanno parte dei Paesi industrializzati. Benedetto ricorda che ogni lavoro è nobile e va amato e, giustamente, retribuito. Ma tutta la fatica di un uomo o di una società deve avere un senso, un significato e questo si trova solo se il lavoro è suffragato dalla dimensione spirituale, in questo caso la preghiera. Anche l’uomo dei nostri tempi, così infarcito di tecnologia, è sempre “un pellegrino”, cammina verso qualcosa o Qualcuno. L’illusione che abbaglia tutti noi è di credere di essere immuni dal tarlo della morte. Non ci è data una dimora stabile, definitiva. C’è un’esperienza quotidiana assai significativa: nei nostri viaggi o spostamenti siamo direzionati da un sistema satellitare capillare, capace di guidarci passo passo da un punto all’altro del mondo. Accanto a queste nuove sicurezze, l’umanità sembra andare a tentoni, almeno sul piano morale: sperimentazioni sulle cellule, nuovi miti, squilibri mondiali tra Nord e Sud, ecosistemi in frantumi, guerre, violenze. C’è bisogno di un punto unificante e di riferimento: questo può essere solo il Cristo, “stella del mattino” e “luce senza tramonto”. Aldifuori di questi due termini di orientamento (Ora et Labora) l’umanità sbanda e subentra l’imbarbarimento, nasce la sopraffazione. Benedetto non solo va studiato, ma riscoperto e riattualizzato nel tempo d’oggi.Il programma delle celebrazioniDOMENICA 18 MARZOAlle ore 11.30, presso il santuario di Monte S.Angelo, si svolgerà l’accensione e benedizione della Fiaccola da parte di mons. Vincenzo D’Addario, arcivescovo di Manfredonia-Vieste. Subito dopo ci sarà la partenza della staffetta.LUNEDÈ19 MARZOAccoglienza, alle ore 17, della fiaccola in piazza Arringo ad Ascoli Piceno da parte di mons. Silvano Montevecchi, vescovo di Ascoli Piceno.MARTEDÈ20 MARZOAlle ore 12 cerimonia di accoglienza della Fiaccola in piazza Umberto I ad Arquata del Tronto.Alle ore 17, nella basilica di San Benedetto, Concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale mons. Crescenzio Sepe alla presenza dell’Arcivescovo mons. Fontana.Alle ore 19.30 arrivo della Fiaccola benedettina a Norcia in piazza San Benedetto. Quindi ci sarà la consegna del reliquiario di S.Benedetto da parte del sindaco di Norcia Naticchioni all’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Riccardo Fontana alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe e del Ministro del Tesoro Vincenzo Visco.MERCOLEDÈ 21 MARZOAlle ore 10, accoglienza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, on. Enrico Micheli; alle ore 11, in basilica, solenne Concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Andrea di Montezemolo Nunzio apostolico in Italia, con mons. Riccardo Fontana e mons. Silvano Montevecchi. Alle ore 18 si svolgerà la processione con il reliquiario del Santo e la benedizione in piazza San Benedetto.
Il 21 marzo si celebra la festa di San Benedetto, patrono di Norcia e d’Europa
AUTORE:
Gianfranco Flamini