Una Quaresima ‘pellegrina’ quella che sta vivendo l’arcivescovo Fontana. Ogni venerdì della settimana, giorno di digiuno e silenzio, il pastore della Chiesa di Spoleto-Norcia visita i santuari della sofferenza e della speranza. L’11 febbraio, festa della Madonna Di Lourdes, si è recato alla casa famiglia Oami (opera assistenza malati impediti) di Baiano per celebrare la messa. L’animazione della liturgia è stata curata, sia nel canto che nel servizio all’altare, dai ragazzi diversamente abili. L’Arcivescovo è tornato a sottolineare come la casa non sia un ricovero o un parcheggio, ma un luogo dove gli ospiti possano mettere a frutto le loro immense abilità, per un pieno inserimento nella società. Venerdì 18 è invece salito alla fattoria della misericordia di Eggi, dove ha incontrato i ragazzi che vi abitano, e che, per vari motivi attraversano momenti di difficoltà. All’interno della proprietà mons. Fontana ha presieduto la via crucis proposta per la giornata del maritrio e ha tenuto delle riflessioni sui molti problemi che affliggono l’America Latina, ma più in generale l’intera umanità. La visita si è conclusa con dei canti all’interno della cappellina della struttura. La fattoria della misericordia si trova in un vecchio casolare in località Eggi, nella prima periferia spoletina. Attualmente ospita otto ragazzi, i quali attraverso il lavoro, la vita comunitaria e il silenzio cercano di riprendere in mano la loro vita, per riappropriarsi del ruolo che gli spetta nella società civile. È una vera scuola di carità per tutta la diocesi, dove l’insegnamento principale è che non c’è carità senza condivisione. Il 25 e 26 febbraio è stata la volta del carcere e del Ceis. Nel centro di solidarietà Don Guerrino Rota l’arcivescovo Riccardo, dopo un saluto del presidente don Eugenio Bartoli, ha svillupato un pensiero sulla Quaresima dal tema: il percorso terapeutico ‘Progetto Uomo’ verso la rinascita, assimilabile al cammino quaresimale verso la Pasqua di risurrezione. L’incontro, cha ha visto la partecipazione dei ragazzi, delle famiglie, degli operatori e dei volontari, si è concluso con un momento di preghiera. Nel super carcere di Maiano mons. Fontana, accompagnato dal cappellano don Paolo Peciola, ha incontrato 50 detenuti nella chiesa dell’Istituto, e ha guidato la liturgia della Parola in preparazione al sacramento della penitenza. Al termine della preghiera l’Arcivescovo ha confessato alcuni detenuti.
I ‘santuari’ della sofferenza e della speranza
Pellegrinaggio dell'arcivescovo mons. Fontana alle strutture di carità
AUTORE:
Francesco Carlini