“I santi ci aiutano a trovare risposte per la crisi di oggi”

Il vescovo mons. Tuzia ad Avigliano Umbro per la festa di sant’Egidio
L’incontro di mons. Tuzia con il sindaco di Avigliano

In occasione della celebrazione di sant’Egidio, patrono di Avigliano Umbro, mons. Benedetto Tuzia, sabato 1° settembre, ha fatto la sua prima visita alla comunità. Accompagnato dal parroco don Piero Grassi, alle 18.30 è stato accolto dal sindaco Giuseppe Chianella, il quale per l’occasione ha convocato un Consiglio comunale straordinario cui hanno preso parte anche le autorità militari, i rappresentanti di diverse associazioni (Pro loco, Croce rossa, Telesoccorso, Unitre, banda musicale) presenti sul territorio e il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Montecastrilli. Il Vescovo ha ascoltato attentamente i vari interventi, primo fra tutti quello del Sindaco con la presentazione del “suo” Comune, il più giovane dell’Umbria (37 anni di vita), che – pur piccolo e non estraneo alla crisi epocale che sta colpendo tutti – è ricco di tradizioni, di valori, di beni ambientali e culturali, di un grande patrimonio insomma che è frutto dell’operosità dei padri, e che l’Amministrazione comunale cerca con grande impegno di salvaguardare e valorizzare. Riprendendo quindi le tematiche emerse, mons. Tuzia ha rivolto parole di apprezzamento per questa piccola realtà così ricca di storia e di espressioni che fanno ben sperare in un simile momento di difficoltà, al quale bisogna rispondere con tanti singoli apporti positivi e con la collaborazione tra tutti. “Tutti – ha detto il Vescovo – siamo in una stessa realtà, e insieme affrontiamo le difficoltà, insieme le subiamo ma insieme anche le superiamo”, in un atteggiamento di dialogo e di scambio dei doni. Siano di esempio i santi. “La santità – ha continuato – è l’espressione di una umanità che tu porti a compimento, alzi questo livello di umanità in te stesso e aiuti anche ad alzare il livello di umanità degli altri… Stiamo celebrando sant’Egidio, questa mattina ero a celebrare un altro santo, san Terenziano: sono santità, sono figure così diverse, ma ognuna a suo modo ha dato una risposta valida a quelli che sono stati i problemi spirituali, umani del proprio tempo”. Al termine del Consiglio comunale, il Vescovo nella casa parrocchiale ha incontrato, intrattenendosi in un momento conviviale, i membri dei Consigli pastorali delle parrocchie di Avigliano, Castel dell’Aquila e Dunarobba – Sismano. Successivamente, nella chiesa della Ss. Trinità, dopo una solenne processione con l’immagine del patrono, ha presieduto la celebrazione eucaristica. Alla messa – durante la quale il Sindaco ha offerto l’olio per la lampada del santo patrono – hanno preso parte le autorità civili e militari, i ragazzi che hanno ricevuto la cresima nel giugno scorso, i ragazzi che inizieranno nel nuovo anno pastorale un cammino specifico in preparazione al sacramento della confermazione, i loro genitori e tanti fedeli di Avigliano e delle parrocchie dell’Up. Nell’omelia, mons. Tuzia, guardando le pareti della chiesa ove si sta lavorando per riportare alla luce figure di santi degli splendidi affreschi del Barbiani nascosti “da una manata di bianco”, ha detto che “anche noi siamo in continua opera di rifacimento della nostra bellezza”, quella che il dono dello Spirito imprime nei cuori e sigilla poi con il sacramento della cresima. E riferendosi al Vangelo di Marco (7,1-8.14-15.21-23) ha concluso invocando, per i singoli e per la comunità, una fede viva, che non sia un movimento di labbra o di opere esterne ma espressione di cuori vicini a Dio, di cuori che vivano i Suoi sentimenti e facciano risplendere la Sua grande gloria. “Questo è un compito molto bello: dobbiamo esserne fieri, dobbiamo ringraziare il Signore che ci affida questo grande compito, che è alla nostra portata non perché abbiamo le forze adeguate ma perché Lui ci dà anche la possibilità di realizzarlo”.

AUTORE: Michela Massaro