I ritmi del sacro

Volterrano. È stata inaugurata la nuova, e innovativa, chiesa parrocchiale di San Lorenzo

Sabato 9 agosto è stata consacrata la nuova chiesa parrocchiale di San Lorenzo in Volterrano, piccola parrocchia rurale ai confini occidentali della diocesi. Il rito di dedicazione della chiesa e consacrazione dell’altare è stato presieduto dal vescovo diocesano, mons. Domenico Cancian. La chiesa precedente, iniziata a costruire nel 1958, presentava problemi statici tali da suggerirne l’abbattimento. Il nuovo edificio, realizzato con il contributo della Conferenza episcopale italiana, è stato progettato dall’arch. Enzo Vanni e dal geom. Riccardo Mezzabotta e i lavori sono stati eseguiti dalla ditta Gustinelli (direttore di cantiere il geom. Salvatore Bartolucci). Così l’arch. Vanni ha illustrato il progetto dell’opuscolo stampato per l’occasione: ‘L’isola presbiterale centrale è l’organica sintesi dei ‘fuochi liturgici’ ed è attorniata da tutta l’assemblea dei fedeli; i fuochi sono: il seggio della presidenza, l’ambone simbolo trinitario della Parola, l’altare fuoco e centro di tutta la liturgia eucaristica. L’ingresso alla chiesa passa attraverso il luogo del battistero e della riconciliazione’.Lo spazio è delimitato da una muraglia in pietra, per la quale è stato utilizzato materiale proveniente dalla vecchia chiesa: ‘Uno spazio ‘ continua Vanni ‘ che invita il fedele al raccoglimento e alla preghiera, ma che al contempo lo rende partecipe del luogo attraverso la vista di scorci dei monti circostanti coperti di macchia. La muraglia continua si snoda, si piega, scandisce e ritma: il battistero ottagonale, il confessionale per la riconciliazione, il ventaglio dell’assemblea, l’abside che circonda l’isola del presbiterio che increspandosi accoglie la nicchia del tabernacolo che ha per soffitto il cielo’. L’ampia tettoia esterna si sviluppa nella parte anteriore fino a diventare un porticato. All’esterno, poi, è ubicata una fontana. Durante l’inaugurazione il parroco, mons. Giuseppe Tanzi, ha ricordato l’impegno di quanti hanno reso possibile la costruzione della nuova chiesa in tempi così rapidi (circa otto mesi, inclusa la demolizione della precedente). Don Giuseppe ha ringraziato inoltre il vescovo emerito mons. Pellegrino Tomaso Ronchi ‘per avere incoraggiato e sostenuto questo progetto’. Accanto alla nuova chiesa rimane l’antica chiesa romanica, risalente ai secoli XI-XII, testimone dell’antica storia di Volterrano: una elegante struttura a navata unica soffittata a capriate e conclusa da un’interessante abside semicircolare. Uno dei tanti esempi d’arte romanica della vallata.