Dopo le polemiche, è il momento della foto di gruppo: tutti (quasi) uniti per una casa comune. Anche in Umbria la campagna elettorale è partita, anche se un po’ lentamente, con la presentazione ufficiale dei candidati dopo la tradizionale lotta per le candidature. È il caso di ricordare quanto sia importante per un candidato essere collocato nei primi posti della lista, anche se prima di lui c’è solo un leader nazionale che probabilmente sceglierà di rappresentare un altro territorio. Nel passato ‘ nella cosiddetta Prima Repubblica ‘ era possibile essere eletti, con il sistema delle preferenze, anche per coloro che erano conosciuti nel proprio territorio. Poi il sistema uninominale portava ad una scelta tra candidati spesso ‘blindati’ nei collegi sicuri. Ora nemmeno quello: l’elettore può solo fare una croce sulla lista senza poter scegliere il proprio candidato, imposto da un sistema poco rispettoso della volontà dei cittadini. Ironia della sorte, i candidati in odore di elezione, anche se catapultati nel territorio regionale per caso, hanno ricordato le varie esperienze (forse turistiche) condotte in Umbria. E come accaduto nella scorsa legislatura, i privilegiati, senza fissa dimora in Umbria, probabilmente ne dimenticheranno rapidamente i problemi. Ma quanti parlamentari esprimerà il cuore verde d’Italia? Ce ne saranno 16, di cui 9 deputati e 7 senatori. Nella scorsa legislatura – considerando il gioco delle opzioni e dei subentri per la presenza di esponenti eletti anche in altre circoscrizioni – erano arrivati alla Camera per l’Ulivo Marina Sereni, Gianpiero Bocci, Leopoldo Di Girolamo e Alberto Stramaccioni, per il Prc Alì Rashid e per l’Udeur Gino Capotosti. Nel centrodestra Luisa Capitanio Santolini (Udc), Domenico Benedetti Valentini (An) e Luciano Rossi (Fi) erano approdati a Montecitorio. Avevano raggiunto palazzo Madama i senatori Aniello Formisano (Italia dei valori), Paolo Brutti (Ds), Francesco Ferrante (Margherita), Stefano Zuccherini (Prc), Franco Asciutti (FI), Learco Saporito (An), Sandra Monacelli (Udc). Da non dimenticare che altri due parlamentari umbri erano stati eletti in altre circoscrizioni: Maurizio Ronconi (Udc) e Katia Bellillo (Comunisti italiani). Considerato il numero dei parlamentari da eleggere (16), si parte da un 6 a 3 per il centrosinistra a Montecitorio e un 4 a 3 al Senato, sempre per il centrosinistra. Il quadro politico è però cambiato e quindi vanno valutati i rapporti di forza, specialmente a sinistra. Quanto riuscirà ad aggregare il Pd solitario, o quasi, rispetto alla Sinistra-Arcobaleno che punta a raccogliere i consensi dei tanti delusi in casa Ds? La campagna elettorale pare un po’ asfittica e solo la presenza dei leader nazionali in Umbria, per un incontro o un comizio d’altri tempi, forse riuscirà a scaldare gli animi dei cittadini. Va considerato inoltre il peso di coloro che sono stati esclusi, come Maria Prodi o Alberto Stramaccioni, oppure hanno annunciato un certo disimpegno, come il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, e il vicecoordinatore regionale Raffaele Nevi, entrambi di Forza Italia. La rabbia del momento è già stata assorbita, oppure si muoveranno con una certa indifferenza nel periodo che li separa dalle elezioni?
I partiti non partono
Elezioni. Come procede la campagna elettorale
AUTORE:
Emilio Querini