I due nuovi diaconi della diocesi

Canzio, detto 'il maestro', sarà ordinato domenica 14 insieme a frate Domenico

Canzio Scarabottini è nato a Spoleto il 13 maggio del 1958. Appartiene alla comunità parrocchiale di San Giacomo di Spoleto. Dopo diversi anni trascorsi all’interno del mondo scolastico (è un insegnante di scuola elementare), nel 2004 ha deciso di entrare in seminario, dopo aver frequentato per quattro anni la scuola di formazione teologica diocesana. Da sempre partecipe alle attività della parrocchia, dove ha esercitato vari impegni pastorali tra cui: chierichetto fino all’età di undici anni; catechista; animatore giovanile; ministro straordinario dell’eucaristia; membro del Sinodo diocesano, della commissione diocesana ‘Giustizia e pace’ e di quella catechetica. ‘La mia vocazione – racconta Canzio – non è nata negli anni precedenti al seminario, ma fin da bambino ero affascinato dalla figura del sacerdote come animatore e guida spirituale delle persone a lui affidate. Con il passare del tempo, pur partecipando sempre con maggiore impegno alla vita della parrocchia, le energie le ho indirizzate verso la mia professione di insegnante elementare’. ‘Poi – continua il ‘maestro’, così viene chiamato, con riferimento alla sua professione ‘ la chiamata del Signore si è fatta sempre più presente, creando in me uno stato di agitazione, di insicurezza e insoddisfazione. Hanno influito sulla mia decisione anche l’esempio dei miei due parroci: don Gino Cocco, che dal cielo benedirà la mia scelta, e mons. Luigi Piccioli, attuale vicario generale. Anche la frequentazione del seminario di San Sabino è stata una tappa fondamentale. Queste e tante altre le motivazioni che mi hanno spinto ad entrare in seminario. Il mio desiderio nel tempo che vivrò da diacono – conclude – è quello di essere camminante nella verità del Signore, attivo nella pastorale, utile agli altri e di mettermi all’ultimo posto’. Francesco Carlini’Accolto da Gesù, mi sforzerò di diventare fratello di tutti’Domenico Fabbri appartiene all’ordine dei frati Minori conventuali della Serafica provincia umbra di San Francesco. Nato ad Ascoli Piceno il 24 febbraio del 1970, è residente a Purello, frazione del comune di Fossato di Vico. Prima di entrare in convento ha svolto vari mestieri, tra cui un’attività commerciale nel campo floreale. Nel 1997 decide di intraprendere la strada conventuale e, dopo un anno e mezzo di cammino, entra tra i figli di san Francesco. Prima di allora aveva avuto pochi contatti con la realtà ecclesiale. La sua vocazione nasce dalla conoscenza di alcuni frati del Sacro Convento di Assisi. ‘Era da un po’ di tempo – racconta Domenico – che mi chiedevo cosa significasse realmente essere cristiano. Ho fatto un’esperienza forte di amore mediante il sacramento della riconciliazione. In quell’occasione – grazie alla bontà e alla saggezza di quel confessore, di cui non ricordo neanche il volto – ho iniziato a mettere in discussione la mia vita. Per la prima volta mi sono sentito amato nonostante i miei peccati e le mie superficialità; non mi sono sentito giudicato, ma accolto. Gesù – continua il candidato al diaconato – è entrato prepotentemente nella mia vita e mi ha dato la forza per intraprendere il cammino della conversione. Da lì, dopo un attento discernimento, decisi di trasmettere agli altri quello stesso amore che avevo ricevuto. Con l’ordine sacro cercherò, nei limiti delle mie possibilità e con la forza della preghiera, di essere come san Francesco fratello di ogni persona’. Fra Domenico ha vissuto i due anni di postulandato a Brescia; l’anno di noviziato a Padova, nella basilica di Sant’Antonio, santo del quale Domenico è particolarmente devoto. La Provvidenza vuole che il diaconato lo riceva nello stesso luogo, il duomo di Spoleto, in cui Sant’Antonio fu canonizzato. Nel 2000 ha emesso la professione semplice; nel 2004, presso il santuario Madonna della Ghea di Purello, quella perpetua. Dal 2003 si trova nel convento di Sant’Ansano a Spoleto e svolge la sua attività pastorale prevalentemente con i giovani della prima unità pastorale.

AUTORE: F. C.