Si avvicina la partenza per i 265 giovani umbri che parteciperanno alla Giornata mondiale della gioventù a Toronto. L’appuntamento è per il 16 luglio quando i giovani delle otto diocesi umbre si ritroveranno in diversi aeroporti italiani (è infatti prevista la partenza da Roma, ma anche da Milano) per ritrovarsi quindi tutti insieme a New York, il 17 luglio, per una giornata nella grande metropoli statunitense, con tappa al “Ground Zero”, luogo del crollo delle torri gemelle nell’attentato dell’11 settembre scorso. Il numero più consistente dei partecipanti proviene dalla diocesi di Spoleto-Norcia: 85 ragazzi, guidati dal responsabile per la Pastorale giovanile diocesana don Mario Curini, nonché responsabile a livello regionale del Servizio di pastorale giovanile. Dalla diocesi di Perugia-Città della Pieve saranno in 70, seguiti da Città di Castello (24), da Orvieto-Todi (22), da Gubbio (21), da Terni (19), da Foligno (18) e da Assisi (6). L’arrivo in terra canadese, per i giovani delle diocesi umbre, sarà il 18 luglio, quando saranno ospitati dalle famiglie di alcune parrocchie della diocesi di London, distretto di Sarnia, diocesi gemellata con le nostre chiese umbre. Le tre parrocchie che si sono impegnate in questo servizio di accoglienza sono quella di San Benedetto di London, di San Filippo ad Alviston e di Maria Ausiliatrice a Petrolia. Il 22 tutti a Toronto per l’inizio delle attività previste dalla Gmg sul tema “Voi siete il sale della terra e la luce del mondo”: catechesi, Via Crucis ed eventi vari, prima della grande veglia con il Papa e della messa, da lui celebrata il giorno di chiusura. A questi 265 si aggiungono i partecipanti che partiranno organizzati da movimenti e associazioni, non molti forse, mentre saranno numerosi quelli che si sono organizzati con il Cammino neocatecumenale. Si parla di circa 300 umbri, anche se non tutti giovanissimi. L’attentato dell’11 settembre ha sicuramente influenzato tutta l’organizzazione, oltre che i cuori di tanti che magari sarebbero partiti senza problemi. I numeri, ad oggi, non sono altissimi. C’è chi parla di 100.000 giovani, chi di 200.000, mentre se ne attendono almeno 500.000, cioè quanti erano presenti alla giornata del 1993 in un’altra metropoli americana, Denver. Gli italiani, comunque, saranno un buon numero. Se ne sono iscritti circa 16.000. Gmg: le attese di due giovani Daniele è alla terza esperienzaDaniele, 23 anni, della diocesi di Perugia-Città della Pieve è alla sua terza Gmg, dopo quelle di Parigi e di Roma. “Parto con lo stesso entusiasmo – ci dice – aspettandomi la stessa gioia e la stessa bella esperienza fatta alle precedenti Gmg. Certo – continua Daniele – a Parigi ero maggiorenne da poco. Il fatto di essere giovanissimo, di partire con tanti miei amici della parrocchia, Parigi… è stata un’esperienza entusiasmante! A Toronto non ci saranno tutti questi amici, ma ci sarà la mia ragazza. Vivo tutto questo sicuramente con più consapevolezza”. Quello che Daniele pensa sulla situazione internazionale, sull’11 settembre scorso e sul terrorismo è che non può influenzare la Giornata. “Credo solo che questa giornata sia un grande segno per chi ci accoglie; un segno e una testimonianza. La cosa che mi delude è che questi fatti hanno ristretto il numero dei partecipanti”. Non è poco, però quello che Daniele, e sicuramente tanti giovani come lui, si aspetta dall’evento: “Mi aspetto di ricevere un messaggio per la mia vita, come del resto l’ho ricevuto alle altre Giornate. Ma in questo caso sarà più impegnativo, come impegnativo è il tema della Gmg”. Silvia volontaria a TorontoTra gli italiani che partiranno per Toronto ci sono anche una settantina circa di giovani che serviranno come volontari. Una decina di loro sono umbri. Alcuni di questi collaboreranno con la Segreteria del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei; altri direttamente con il Comitato organizzatore canadese. Sarà un’esperienza completamente nuova per alcuni di loro. Silvia, 32 anni, della diocesi di Perugia-Città della Pieve, è alla sua prima esperienza: “Essere volontaria e, in questo caso, esserlo in un contesto cristiano a livello internazionale mi entusiasma particolarmente”, ci spiega. “Mi aspetto di entrare in contatto con la Chiesa canadese e con giovani cattolici di tutto il mondo. Il confronto costruttivo e lo scambio di idee sul servizio nella Chiesa cattolica costituisce una notevole spinta a partecipare come volontaria. Saremo ospiti e collaboratori di una Chiesa giovane e spero che con il nostro servizio si possa essere testimoni attivi. Non nascondo – continua – che il fatto che la Gmg si svolga a Toronto, bellissima metropoli canadese, ha rappresentato un ulteriore stimolo per me”. Se si parla di aspettative, Silvia si attende “un grande arricchimento spirituale sia direttamente da Gesù che attraverso le persone con cui collaborerò per la buona riuscita dell’accoglienza dei pellegrini e l’incontro con gli abitanti del luogo. Spero, inoltre, di poter ampliare ancor di più il mio orizzonte su una Chiesa che è universale”.
Gmg 2002: circa 600 giovani umbri andranno in Canada
La partenza è fissata per il 16 luglio. I giovani saranno ospiti di famiglie canadesi
AUTORE:
Francesca Acito