I vari eventi che hanno caratterizzato la vita della nostra diocesi in questa settimana sono stati un momento di grazia. Prima di tutto il convegno dei catechisti, avvenuto in due fasi, di cui la prima a Collevalenza venerdì 17 novembre con l’intervento di don Andrea Fontana, direttore dell’ufficio catechistico di Torino. Questo sacerdote non ha proposto semplicemente una relazione sul rinnovamento della catechesi, ma ha provocato l’assemblea ad intraprendere un serio e vivace rinnovamento della catechesi, soprattutto dell’iniziazione cristiana. Domenica 19, a Sferracavallo di Orvieto, si è svolta la seconda fase del convegno, che si è incentrata sulle modalità concrete per far partire una nuova sperimentazione della catechesi nelle nostre parrocchie. Poi, nel tardo pomeriggio di domenica, tutti si sono recati in duomo per celebrare l’eucaristia della Dedicazione della cattedrale. La celebrazione ha avuto dei momenti particolari ed è iniziata con l’intronizzazione della nuova icona che segnerà il nuovo anno pastorale: l’icona della Pentecoste, realizzata dalle monache Clarisse del Buon Gesù di Orvieto, perché il programma pastorale di quest’anno si incentrerà su: ‘Vita cristiana, vita nello Spirito’. Veramente in cattedrale si ‘respirava un’aria’ di Pentecoste. L’esempio di questa sequela radicale ci è stata manifestata dalle due giovani donne che si sono consacrate per sempre al Signore e alla sua Chiesa. Michela Massaro di Acquasparta e Giuseppina Bruscolotti di Massa Martana hanno consacrato la loro vita nell”ordo virginum’; come ha detto il Vescovo nella sua omelia, esse hanno rinunciato ad una famiglia perché le famiglie ricevano l’aiuto necessario a riscoprire la grandezza e la bellezza del sacramento nuziale. Michela e Giuseppina con voce ferma e autorevole hanno pronunziato i loro voti che le vedranno impegnate per tutta la vita con Cristo per il bene della nostra Chiesa locale. Un lungo applauso ha sottolineato la partecipazione di tutta l’assemblea alla loro difficile ma affascinante scelta. Il Vescovo, nella sua vibrante omelia, ha sottolineato la felice coincidenza di tutti questi avvenimenti che hanno reso vera la celebrazione della Dedicazione delle cattedrale, che non risplendeva solamente per la sua bellezza artistica, ma per il suo popolo orante e vivo come in quella ‘stanza superiore’ dove avvenne la discesa dello Spirito santo a Gerusalemme. Durante la cerimonia, poi, un catechista per unità pastorale ha ricevuto dalle mani del Vescovo un piccolo crocifisso; è stato questo il mandato per i numerosi catechisti presenti: annunciare e testimoniare Cristo.
Giorni di grazia
Diocesi. Il convegno dei catechisti e la festa della Dedicazione della cattedrale
AUTORE:
Marcello Cruciani