Ad Assisi, domenica 19 maggio (dalle ore 15) presso il Pontificio seminario umbro “Pio XI”, si terrà un pomeriggio di catechesi e fraternità rivolto ai giovani, con incontri, testimonianze e laboratori, in occasione della 56a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, dal titolo “Come se vedessero l’Invisibile” (Evangelii gaudium, 150).
Programma della giornata
Sono attesi non pochi ragazzi e ragazze provenienti dalle otto diocesi dell’Umbria con i loro educatori, catechisti e parroci. Il pomeriggio, organizzato dall’ufficio Ceu per la Pastorale vocazionale, diretto da don Alessandro Scarda, è rivolto a giovani da 16 anni in su; si concluderà con una apericena, momento di festa e di condivisione. A tenere la catechesi sul tema di questa 56a Giornata è fra’ Simone Tenuti, responsabile della Pastorale giovanile del Sacro Convento di Assisi.
“L’obiettivo principale di questo incontro – spiega don Scarda – è fare esperienza della vicinanza e della bellezza dell’amore di Dio che si svela nella quotidianità. Imparare insieme a vivere in pienezza, abitare il tempo con gioia e scoprire la bellezza della vita donata. Nei laboratori ci saranno storie che incontreranno altre storie, volti di uomini e donne che incontreranno altri volti per riconoscere insieme l’Invisibile che si è fatto visibile… Visibile ai nostri occhi nell’incarnazione”.
Seminaristi e calo delle iscrizioni
Attualmente il Seminario regionale umbro è composto da 20 seminaristi, quattro giovani che stanno completando il tempo propedeutico e sette alunni al cosiddetto “sesto anno”. Di questi ultimi, 4 sono stati ordinati diaconi nell’ultimo anno pastorale: don Nicola Testamigna della diocesi di Città di Castello, don Andrea Svanosio e don Edoardo Mariotti della diocesi di Gubbio, don Giordano Commodi della diocesi di Perugia – Città della Pieve.
Don Giordano sarà ordinato sacerdote il prossimo 29 giugno insieme a don Giosuè Busti, attualmente alunno dell’Almo collegio Capranica. “Numeri confortevoli – commenta don Scarda – ma che nei prossimi anni rischiano di conoscere una sensibile diminuzione legata al calo di ingressi in Seminario degli ultimi tre anni. Per questo è importante che la pastorale per le vocazioni sia promossa in diocesi e parrocchie, e che tutti, a cominciare dai parroci, abbiano a cuore che i giovani scoprano la missione cui il Signore li chiama”.
Christus vivit
Il pomeriggio vocazionale di domenica prossima sarà anche occasione per riflettere sulla recente esortazione apostolica di Papa Francesco, Christus vivit, il documento del Sinodo dei vescovi dello scorso ottobre che il Papa ha voluto dedicare ai giovani.
Don Alessandro Scarda si sofferma sulle prime parole che compongono questo documento post-sinodale, quasi ad anticipare il “messaggio” che l’iniziativa di Assisi vorrà consegnare a ciascun giovane. “Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita.
Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano – scrive Papa Francesco – sono: Lui vive e ti vuole vivo! Questo incontro è un’occasione per chiedermi: ‘Per chi sono io?’, conoscere un po’ più in profondità me stesso, per sapere chi sono veramente e a cosa sono chiamato”.
Federico Casini