Si può educare attraverso lo sport. Questo è il valore in cui crede il CSI (Centro Sportivo Italiano), associazione di matrice cattolica che “promuove la dignità della persona umana fatta a immagine di Dio, il suo primato di fronte a interessi di qualsiasi natura, il suo diritto a svilupparsi pienamente anche attraverso l’attività sportiva” (dal Patto Associativo).
Il comitato territoriale di Perugia (i cui confini ricalcano quelli della Diocesi di Perugia – Città della Pieve) anche quest’anno ha proposto e continua proporre la cultura dello sport ai tantissimi associati.
“La nostra attività è rivolta ai bambini dai sei ai quattrordici anni – spiega il presidente del comitato perugino, Alessandro Rossi “infatti il CSI di Perugia non solo conta ben 180 società sportive affiliate, ma nell’anno scolastico appena concluso ha lavorato con sessanta classi delle scuole elementari di cinque circoli didattici e trentasette classi di scuole medie”.
Si tratta di numeri importanti, che sono stati inquadrati in quattro interessanti progetti in cui lo sport è stato il mezzo per trasmettere valori agli studenti. Come nel caso del progetto Perugia Città Aperta, riservato ai bambini delle scuole primarie, volto a favorire l’integrazione fra bambini di nazionalità diverse, attraverso attività ludico motorie svolte sia nelle ore scolastiche, sia in momenti pomeridiani. Altro progetto di rilevanza sociale, quello adottato nelle scuole medie: “Sport contro il Bullismo”, che – attraverso la pratica di varie discipline sportive – voleva superare i presupposti che portano a questo grave e diffuso fenomeno. Ma il CSI di Perugia ha promosso anche iniziative nazionali, come il progetto “Stand Up”, ovvero una miscellanea di nove sport insoliti, come ad esempio il “disco-tennis”, che tra l’altro ha visto gli studenti di Perugia trionfare – dopo una impegnativa selezione provinciale – nelle finali nazionali svolte due settimane fa a Teramo.
Chi si occupa concretamente di fare da educatore ai giovani e giovanissimi studenti coinvolti nei progetti del CSI, affiancando gli insegnanti delle scuole, sono una serie di operatori con diploma ISEF o laurea in Scienze Motorie che svolgono un apposito percorso di formazione nel CSI e aderiscono al Patto Associativo. Per loro è previsto anche un periodico aggiornamento.
“Saranno quaranta gli operatori CSI che a partire dal prossimo 11 Giugno terranno i nostri centri estivi – spiega ancora il presidente Rossi – che si svolgeranno a Ponte Pattoli, Olmo, S.Egidio, Bagnaia Spina e Villastrada. In ognuno di essi saranno coinvolti da un minimo di 30 ad un massimo di ottanta bambini dai 4 agli undici anni, con possibilità flessibili di orario. Naturalmente anche qui tutte le attività saranno ludico-sportive”. I centri estivi del CSI costituiscono un servizio fondamentale su cui molte famiglie potranno contare durante l’estate.