Gay: la legge s’ha da fare

puntoA sentirli parlare, si direbbe che i sostenitori delle nozze gay siano convinti che il principio per cui il matrimonio è solo quello tra eterosessuali sarebbe stato deciso da “qualcuno” per fare una cattiveria agli omosessuali; e paragonano questa limitazione alle leggi razziste che vietavano il matrimonio tra bianchi e neri. In realtà non è andata così. Da quando esiste la specie umana (diciamo seimila secoli fa), per mettere al mondo un figlio ci vuole l’unione di un uomo e di una donna. Con il progredire dell’umanità, quello che prima poteva essere un rapporto occasionale è divenuto un legame più duraturo, regolamentato, socialmente protetto: e così sono nati i concetti di “matrimonio” e di “famiglia”.

Ma sempre fra un uomo e una donna, perché di quello si trattava. Molto più vicino a noi, le grandi civiltà dell’Europa mediterranea, quella greca e quella romana (che ci hanno lasciato l’eredità della filosofia, del diritto, dell’arte e di altro ancora) accettavano pubblicamente l’omosessualità; ma neanche loro si sarebbero sognati di estendere a una coppia omosessuale il nome e il concetto del matrimonio.

Bisognava arrivare ai nostri anni perché si affacciasse questo tipo di idea. A questo punto, però, bisogna prendere realisticamente atto che non solo le leggi di molti Paesi, ma anche i trattati internazionali obbligano gli Stati a dare un riconoscimento legale alle coppie di omosessuali che lo richiedano: o nella forma del matrimonio propriamente detto, o in una forma simile che potremmo chiamare unione civile. Per quello che conta la mia opinione, sarei contrario all’uso della parola “matrimonio”; ma alla regolamentazione delle unioni civili non vi è più spazio per opporsi, salvo discutere sui dettagli. Però, attenzione: se si vuole evitare il “salto” verso la piena equiparazione al matrimonio (come esiste in Francia, Spagna, Stati Uniti, Irlanda e altrove), la legge sulle unioni civili si deve fare; e anche alla svelta. Altrimenti, la Corte europea dei diritti umani è già pronta a dirci che dobbiamo applicare ai gay la legge sul matrimonio; e la discussione sarà chiusa.

AUTORE: Pier Giorgio Lignani