Folignate in finale alla “Prova del cuoco”

La carriera gastronomica dello chef Fabrizio Rivaroli
Fabrizio Rivaroli nel suo habitat più congeniale: la cicina

Venerdì 1° giugno, ore 12: alla finale della Prova del cuoco di Antonella Clerici partecipa uno chef di Rovigo, che ha girato mezzo mondo… ed è nato a Foligno. Si chiama Fabrizio Rivaroli, classe 1980, ma – nonostante la ancora giovane età – ha già tanta esperienza umana e professionale. “Grazie al grande aiuto di mia madre – ricorda -, donna che ammiro e amo moltissimo, ho terminato la mia carriera scolastica all’Alberghiero di Assisi con ottimi voti. La voglia di essere indipendente economicamente, la volontà di dare un aiuto concreto alla mia famiglia e la passione coltivata nel cuore di ‘spadellare’ mi hanno portato alla scelta della vita: la cucina! E la voglia di imparare e il coraggio che cresceva dentro di me, direttamente proporzionale al mio bagaglio culinario, mi ha fatto spiccare il volo oltre la mia regione: Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige, Liguria, fino ad arrivare in Germania e poi in Inghilterra”. Esperienze che lo aiutano a crescere non solo professionalmente. Con tante belle soddisfazioni: “Grandi chef – racconta – come Fabrizio Sangiorgi, Angelo Franchini, Maurilio Garola, Mauro Ricciardi e Alberto Zago sono amici con cui tuttora ci manteniamo in contatto, per qualsiasi esigenza”. Ma non basta imparare a preparare sempre nuovi piatti, si può cominciare a lavorare a diversi livelli: “Ho iniziato a collaborare, un po’ per gioco, un po’ per sfida personale, con alcuni istituti come docente di cucina. Uno su tutti, l’Università dei sapori di Perugia. Ed eccoci arrivati all’ultima evoluzione della mia professione: la consulenza, somma vera e propria della vita di cucina e della vita tra i banchi di scuola e laboratori di studio. Negli ultimi tre anni mi sono specializzato in questo settore, data la grande richiesta di mercato, da parte sia di ristoranti sia di ditte produttrici sia di istituti professionali: avviamento dei locali, studio del food coast [spese per la cucina] di un locale e del full coast [spese complessive], e molto altro”. E questo, non solo a servizio dei buongustai ma anche delle persone in difficolta: “Tra le ditte con cui collaboro oggi – aggiunge – sono orgoglioso di nominare la BiAglut, azienda leader di prodotti per celiachia. Creo menù appositi per tutti gli acquirenti nazionali che hanno questa problematica, scrivo articoli per la loro rivista mensile, rispondo alle loro email”. E conclude: “Il mio lavoro mi ha sempre portato lontano dall’Umbria, ma il nostro è un mondo dove sei vuoi imparare e crescere ti devi muovere, ovunque. Sono però sempre tornato, appena ne avevo la possibilità. Un bel giorno del 2008, ho conosciuto Silvia. E che dire? Per lei sono tornato da Londra prima del tempo per paura di non ritrovarla al ritorno, mi sono trasferito a Rovigo per lo stesso motivo. Ora sono diventato papà. E questo, signori, è il successo più grande della mia vita”.

AUTORE: D. R.