Dal 2011 la congregazione delle “Figlie della Misericordia” di Città di Castello è presente in Ruanda, con una missione nella diocesi di Kabgayi. Suor Claudia, suor Luciana e suor Assunta, coadiuvate da padre Ivan, si stanno impegnando per offrire accoglienza e un minimo di sostegno a molti bambini rimasti orfani dopo il genocidio del 1994.
Le religiose non si fermano però ai bambini e, oltre ad accogliere alcune giovani ruandesi, hanno in mente pure diversi progetti da realizzare, dei quali alcuni già in atto. “Dove ci troviamo noi – ha raccontato suor Assunta, rientrata in Italia per un breve periodo – una delle prime esigenze sarebbe l’acqua: esistono degli impianti idrici ma sono poco efficienti, e dai rubinetti esce spesso acqua sporca, inutilizzabile senza bollitura. Una soluzione potrebbe essere la realizzazione di un pozzo, ma al momento stiamo cercando di concludere le strutture già iniziate”. Oltre ad una sala parto già in funzione, le tre suore stanno aspettando la conclusione dei lavori per una struttura abitativa in cui risiedere e ospitare le molte donne che vengono a chiedere aiuto, anche da territori lontani, rispetto a quello della missione. “Nella sala parto – ha spiegato suor Assunta – è presente anche del personale infermieristico, una cosa non da poco, considerato che i medici nel Paese non sono molti”.
Riguardo la struttura e l’opera missionaria ha anche aggiunto: “Cerchiamo di ospitare quante più persone possiamo, ma manca un edificio adeguato e non possiamo accogliere tutte le richieste. Nonostante gli spazi ristretti, al momento con noi sono presenti 6 suore novizie e 4 postulanti, e da ormai qualche tempo siamo riuscite a far partire anche una scuola di cucito”. Dipingendo poi un quadro della situazione generale, suor Assunta ha spiegato come in Ruanda, fuori dalle città, sia sì presente molta povertà, ma che quasi tutte le persone sono felici e serene; mentre nelle città è presente un forte squilibrio sociale, tra ricchi e poveri.
“Per noi è difficile poter aiutare tutti – ha continuato suor Assunta – ma cerchiamo di fare quello che possiamo. Abbiamo adottato 4 bambini, cercando di permettergli di studiare”. L’impegno della Chiesa in Ruanda, infatti, come spiega la stessa missionaria, non riguarda soltanto gli aiuti e la sussistenza fornite ai più poveri, ma anche l’istruzione: quasi tutte le scuole presenti nel territorio sono cattoliche; quelle dello Stato ci sono ma non riescono ad arrivare in tutte le zone del Paese.
Proprio per sostenere la missione africana domenica 17 marzo alle ore 16 presso il santuario della Madonna delle Grazie si terrà il concerto del coro a voci bianche “Le Allegre Note”. Il coro sarà diretto da Fabio Pecci, al pianoforte Fabrizio di Muro (Ingresso libero).
Figlie della Misericordia: noi e il Ruanda
AUTORE:
Francesco Orlandini