“Fiat voluntas Tua”

Ordinazione presbiteriale di don Alessandro Picchiarelli. Nelle parole del vescovo Sorrentino l'invito a fissare il volto di Gesù per poter essere, nel suo apostolato, "volto, corpo e cuore vibrante di Cristo"
Don Alessandro all’uscita della cattedrale
Don Alessandro all’uscita della cattedrale

È stato ordinato sacerdote nel giorno dell’Ascensione di Cristo Alessandro Picchiarelli, trentunenne, della parrocchia di Costano. La cerimonia, svoltasi nella cattedrale di San Rufino nel pomeriggio di domenica scorsa, è stata assai gioiosa e partecipata da numerosissimi fedeli che hanno testimoniato il loro affetto e calore anche nella successiva festa tenutasi nella cittadina di provenienza.

Commozione e determinatezza nel pronunciare il proprio “Fiat voluntas Tua” sono emerse nel corso della solenne celebrazione, allietata dal coro diocesano, presieduta da mons. Domenico Sorrentino accanto al quale erano sacerdoti provenienti da tutta la diocesi e non solo.

La vocazione di don Alessandro, scoperta nel 2007 a seguito di un pellegrinaggio a Medjugorie è culminata con l’ingresso nel pontificio seminario regionale umbro il 7 ottobre del 2008, giorno della Madonna del Rosario, subito dopo il conseguimento della laurea in ingegneria informatica.

Nell’omelia (la cui registrazione è presente sul sito della diocesi), dopo essersi soffermato sul mistero dell’Ascensione, il vescovo ha desiderato sottolineare come don Alessandro sia chiamato a fissare il volto di Gesù per poter essere, nel suo apostolato, volto, corpo e cuore vibrante di Cristo. Per operare ciò dovrà coltivare un personale dialogo con Gesù, affinché la signoria di Cristo possa travolgerne completamente la vita e plasmarne il ministero, che acquisirà così l’efficacia della testimonianza che nasce dall’intimità con il Signore. Monsignor Sorrentino ha pure ribadito come la paternità sacerdotale sia propria di colui cui viene affidato il compito di edificare la famiglia di Dio insieme con il vescovo, i confratelli e la comunità ecclesiale in cui si è chiamati ad operare, vivendo operativamente la propria dimensione missionaria. “La tua esistenza – ha ribadito il vescovo – è ormai nelle mani di Gesù, sei il missionario di Gesù, chiunque potrà dire: ‘Ti aspetto, perché aspetto Gesù’… Sei anche il primo sacerdote del sinodo diocesano”.

Nel corso della celebrazione, un grosso applauso ha sottolineato il momento successivo alla vestizione; similmente, è sorto spontaneo al termine della cerimonia, quando don Alessandro ha recitato una preghiera di Sant’Agostino, per poi ringraziare il Signore e la Vergine Maria per il grande dono ricevuto; ha salutato e ringraziato la sua famiglia e le parrocchie in cui ha svolto il proprio servizio pastorale, dedicando un pensiero speciale al vescovo, con il quale in quest’ultimo periodo ha avuto modo di collaborare.

Dopo aver scelto la piccola cappella di Santa Elisabetta a Costano per celebrare la messa nel giorno successivo alla sua ordinazione presbiteriale, don Alessandro presiederà la prima messa solenne domenica 24 maggio alle ore 17 nella chiesa di San Giuseppe di Costano.

È peraltro tradizione della Chiesa che il celebrante e i fedeli che assistono devotamente alla prima messa di un novello sacerdote possano ricevere l’indulgenza plenaria.

 

AUTORE: Elena Lovascio