Sessantesimo anniversario della Festa patronale della Regola (14-17 aprile 2005), istituita a Rivotorto di Assisi il 16 aprile 1945 a ricordo della originaria ‘Forma di vita’ redatta da fratel Francesco con i suoi primi compagni raccolti nel Tugurio proprio a Rivotorto ed approvata oralmente da Innocenzo III. Era proprio necessario ‘attivare’ un’altra festa d’impronta francescana? La comunità avvertì allora l’esigenza di ringraziare in tal modo il Santo per la protezione accordata durante le vicende della seconda Guerra mondiale: il passaggio del fronte tedesco in ritirata e la reazione degli alleati. Padre Egidio Canil, parroco e guardiano del protomonastero di Rivotorto, la fraternità intera e i priori della festa intendono proporre una celebrazione significativa nella sua molteplicità di aspetti ed iniziative come appare dal manifesto che espone il programma religioso accanto a quello civile. L’organizzazione della festa vanta un largo coinvolgimento: le confraternite di Rivotorto, Viole e Capodacqua; la Caritas parrocchiale promotrice di una mostra di prodotti artigianali; l’associazione combattenti che insieme alla Pro loco affiderà ad alcune famiglie la cura di tombe nel vicino cimitero inglese; il coro parrocchiale delegato ad eseguire l’inno di Rivotorto a san Francesco; la banda musicale.La manifestazione ha avuto inizio giovedì 14 aprile con una processione che ha reso omaggio alla Regola (Forma di vita) e ad un calice con patena usato da Francesco per la comunione, reliquia che esalta, in questo anno eucaristico proclamato dal defunto pontefice Giovanni Paolo II, la devozione del ‘Poverello’ al sacramento dell’eucarestia. Il calice era già tenuto come cosa veneranda nel 1338 e da allora ad oggi si custodisce tra le reliquie della basilica di San Francesco. Attualmente il calice è esposto in una nicchia a muro nella Cappella delle Reliquie della basilica assisana e vi si accede attraverso il transetto destro della basilica inferiore.
Festa della Regola
Rivotorto celebra l'originaria festa della Regola redatta da fratel Francesco con i suoi primi compagni
AUTORE:
Francesco Frascarelli