Famiglia e fratellanza

SPOLETO. La scuola Rossi - San Domenico ha in serbo una novità natalizia

‘Una finestra aperta, particolarmente ai più bisognosi’: questo lo spirito col quale si lavora alla scuola per l’infanzia ‘L. e I. Rossi – San Domenico’ di Spoleto, come afferma la direttrice suor Maria Rita Coppini, appartenente alle suore della Sacra Famiglia del Bonilli, dal 1975 alla guida dell’istituto. Una scuola frequentata anche da bambini in condizioni sociali non delle migliori, che accoglie tre sezioni di fanciulli in età prescolare (dai 3 ai 5 anni) più una di micronido integrato (2 – 3 anni), con quasi mezzo secolo di storia alle spalle, fondata nel 1960. L’idea infatti fu di padre Odorico Ferrelli (allora presente nel convento attiguo alla struttura, dell’Ordine dei Frati minori) che chiese aiuto alle suore della Sacra Famiglia, dapprima nella figura di suor Massimina, per creare un’istituto di formazione che unisse il carisma di frate Francesco, la fratellanza, a quello del beato Pietro Bonilli, la famiglia. ‘Fu una sorta di profeta – spiega suor Maria Rita – perché pensava ad una futura dispersione dei valori; quindi, l’idea era quella di una scuola che aiutasse la famiglia, sia concretamente che nella conservazione dei valori. Padre Odorico, inoltre, teneva ad avere un collegamento sempre vivo con la Chiesa, in particolare con il vescovo che egli definiva il ‘padre’. Scuola, nella sua concezione, significava Chiesa, famiglia e società, unite’. Nel 2007, si ricorderanno i venti anni dalla scomparsa del fondatore ma ancora oggi si cerca di tenere vivo nella scuola il suo carisma. Oggi, la scuola per l’infanzia ‘L. e I. Rossi’ è un istituto parificato il cui anno scolastico è strutturato con un proprio piano di offerta formativa (Pof), un programma annuale e svariate attività, coordinate da persone competenti e specializzate, a volte gli stessi genitori, di ieri e di oggi. In questi giorni, nella scuola già si respira l’aria del Natale, tra canti, danze e preghiere in attesa dell’ormai consueto spettacolo al teatro Caio Mellisso, che questa volta si terrà domenica 17 dicembre, a partire dalle ore 17. Uno spettacolo dal titolo ‘Notte di Natale’, nel quale sono stati coinvolti anche i genitori. Infatti, la particolarità di quest’anno – afferma suor Maria Rita – sarà vedere una Natività rappresentata dai piccoli che accolgono Gesù Bambino accanto ad una raffigurata dai genitori che accolgono il Gesù fanciullo adolescente.

AUTORE: Eleonora Rizzi