Famiglia, come stai?

A Città di Castello il primo seminario in preparazione al convegno regionale sulla famiglia

La Chiesa umbra ha deciso di affrontare il tema antico e sempre attuale della famiglia. Lo fa sulla spinta della situazione sociale nella quale la famiglia viene descritta sempre più in crisi e fragile. Lo fa sulla spinta dei numeri che dicono di giovani coppie che sempre più spesso scelgono di sposarsi solo in Comune. Lo fa perché per la Chiesa, per i cattolici, la famiglia non è una semplice e mutante realtà sociale, ma è una ‘piccola Chiesa domestica’, è il luogo dove si rinnova il miracolo della vita, dove i bambini imparano a vivere l’amore, imparano l’abc della fede, e si preparano a diventare cittadini adulti e cristiani adulti. Nella crisi della famiglia c’è anche la crisi della trasmissione della fede da una generazione all’altra, la crisi delle relazioni solidali tra le generazioni. I temi scelti dalla Commissione preparatoria del Convegno ecclesiale regionale che si terrà tra un anno, puntano a mettere a fuoco questi aspetti. Si parte dalla teologia, ovvero da come, secondo le parole del Vangelo, la novità del cristianesimo abbia rinnovato anche la famiglia facendo del matrimonio un sacramento nel quale i coniugi sono chiamati a vivere una comunione che è ad immagine della comunione che lega le Persone della Trinità. Una novità che si perde troppo spesso nel vortice della preparazione di una cerimonia molto esigente nella sua esteriorità, e molto ricercata anche da chi non ha più contatti con la Chiesa. Cosa significa costruire una famiglia con la piena coscienza di essere ‘immagine della Trinità’ proveranno a spiegarlo teologi e coppie che su questa promessa hanno costruito il loro rapporto. Con il secondo seminario si guarderà alla famiglia come risorsa per la Chiesa, come luogo di trasmissione della fede e, nel terzo seminario, come risorsa per la società. Il tutto dovrà portare a formulare proposte pastorali per itinerari formativi di preparazione al matrimonio e di accompagnamento per le giovani coppie, e di quanto altro si riterrà necessario. Si tratta di un evento che costituisce l’unico spazio pubblico, ovvero aperto, nel quale si affronti il tema famiglia, in un tempo in cui nella società e nella politica riceve attenzione solo quando porta in sè gravi problemi. La riflessione merita l’attenzione delle organizzazioni politiche e sociali e in primis delle oltre 347.334 famiglie che vivono in Umbria. Un po’ di datiDi loro, di come cambiano le famiglie, si discute molto e la statistica offre numeri che aiutano a definirne i contorni. Il dato ormai assodato è che la famiglia è sempre più piccola: due o al massino tre componenti, in media, considerando che le famiglie composte da una sola persona, che nel 1991 erano poco più del 18%, nel 2001 arrivano quasi al 24% (quasi una su quattro) del totale delle famiglie, mentre le famiglie con cinque o più componenti nello stesso anno non arrivano all’8%. Nelle famiglie composte da più di una persona le coppie sono per il 97% (dati 2001) coniugate, appena l’1% è formato da conviventi entrambi celibi e il restante da coppie nelle quali almeno uno dei due è legalmente separato o divorziato o vedovo. Nel 2001 l’Istat registrava 132.739 coppie con figli delle quali più della metà ha solo un figlio e solo 9.130 ne ha più di tre. 4.808 coppie ‘ricostituite’ (con almeno uno dei partner è separato o divorziato o vedovo) hanno dei figli e di queste più della metà (3.051) ha scelto di nuovo il matrimonio. Nell’85% dei casi la donna ha tra i 25 e i 54 anni. Matrimoni e separazioniLa maggior parte delle coppie sceglie di sposarsi e lo fa ancora in chiesa. Gli ultimi dati Istat del 2004 rilevano 3.772 matrimoni celebrati con un indice di nuzialità nella media italiana. Il 31% dei matrimoni è stato celebrato con rito civile, il 16,3% è stato celebrato con almeno uno straniero, e l’età media di lui e di lei è tra i 33 e i 30 anni. I dati segnalano anche che per l’8,6% degli uomini e per il 6,8% delle donne si tratta del secondo o successivo matrimonio. Dalla giustizia civile arrivano i dati che sono indicatori della fragilità delle unioni. Nel 2005 sono stati concessi 611 divorzi che segnavano la fine di un matrimonio che nel 19% dei casi è durato meno di 9 anni e nel 32% più di 19 anni. L’80,9% dei divorzi è relativo a matrimoni celebrati con rito religioso, il restante a matrimoni con rito civile. Le separazioni arrivano prima: il 19,4 % è richiesta da coppie con meno di cinque anni di matrimonio alle spalle. SEMINARIO DI STUDIOLa famiglia, il futuro di tutti’ è il tema del VII Convegno ecclesiale regionale umbro, che si terrà tra un anno ma che inizia sin da ora ad essere preparato. La Conferenza episcopale umbra ha costituito una Commissione preparatoria presieduta da mons. Vittorio Peri, vicario episcopale per la cultura, della diocesi di Assisi, composta dai responsabili regionali di pastorale familiare, padre Luciano Temperilli e i coniugi Giovannetti, e da una coppia per ciascuna diocesi. La Commissione ha come diretto referente il delegato Ceu per la pastorale della famiglia, mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio. La Commissione preparatoria ha intanto definito il percorso di avvicinamento al Convegno regionale. Si tratta di tre seminari a livello regionale, dei quali il primo si tiene domenica 21 a villa Sacro Cuore a Città di Castello. Si sono già iscritte 60 coppie a vario titolo impegnate nella pastorale familiare, segnalate dai rispettivi vescovi, ma la partecipazione è aperta a tutti quanti siano interessati. Si inizia alle ore 9 per concludere con la celebrazione dell’eucarestia alle 18. Due le relazioni, una al mattino e una al pomeriggio, alle quali seguirà il dilogo con il relatori. A mons. Peri è affidato il tema ‘Il matrimonio: sacramento e icona trinitaria’. Mons. Sergio Nicolli, direttore dell’Ufficio Cei della pastorale della famiglia, tratterà il tema ‘L’azione pastorale proposta dall’Ufficio nazionale e dalle Chiese locali umbre’. Il secondo e il terzo seminario si terranno rispettivamente il 27 gennaio e il 20 aprile 2008. Poi ciascuna diocesi promuoverà una giornata di sensibilizzazione tra la seconda metà di aprile e il giugno, per arrivare al Convegno ecclesiale regionale il 18 e 19 ottobre.

AUTORE: Maria Rita Valli