A Perugia, lunedì 28 gennaio (ore 12), in sala della Partecipazione del Consiglio regionale dell’Umbria, il presidente del Forum delle associazioni familiari dell’Umbria, Simone Pillon, presenterà alla stampa la proposta di legge regionale sulla famiglia. Un’iniziativa legislativa che sarà supportata da ‘una grande raccolta di firme’, affermano i promotori, e che ha già ricevuto ampio consenso politico, sia da esponenti del centrodestra umbro, sia da quelli del centrosinistra. Nel testo, in 17 articoli si chiede – fra l’altro – l’istituzione di un Assessorato regionale delle Politiche familiari, di una Consulta regionale per la famiglia e di un Fondo economico regionale per la famiglia. La Voce anticipa qui alcuni dei contenuti della stessa proposta di legge, in queste ore, in fase di cesellatura. Pillon, dopo tanto lavoro, ci siamo”Direi proprio di sì. Abbiamo iniziato a lavorare alla fine dell’estate, con un team di nove giuristi, producendo quanto di più avanzato si possa oggi immaginare per la famiglia in Italia. L’Umbria ha bisogno urgente di questa legge, fondata sul principio di sussidiarietà, sull’articolo 29 della Costituzione italiana e sugli articoli 12 e 16 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo’. Di quanto consenso c’è bisogno per arrivare in Consiglio regionale? ‘Servono almeno 3 mila firme. Ma l’obiettivo del Forum delle associazioni familiari dell’Umbria è, naturalmente, quello di raccoglierne molte di più’. È una proposta di legge di iniziativa popolare. Perché? ‘Abbiamo scelto la strada migliore, quella più corretta. L’Umbria deve avere una legge regionale di vera tutela della famiglia. E tale legge deve partire dal basso. Noi ci rivolgiamo ai cittadini, alle famiglie stesse. Sono loro che sanno quali sono i loro veri bisogni, loro sanno cosa significa crescere un figlio. E sanno anche bene che la famiglia è la vera base di questa società’. Per costruire ‘la strada’ a questa nuova proposta di legge, ha avuto diversi contatti anche con dei politici.’Vero. E i commenti alla bozza di legge che ho presentato loro sono stati a dir poco entusiastici. Un vero e proprio successo. Ho incontrato sia i maggiori esponenti del Pd umbro, sia molti dei consiglieri regionali del centrodestra, tutti concordi nel dire che è ora di fare qualcosa di serio per la famiglia in Umbria, dove c’è una legislazione piuttosto frammentaria che va armonizzata’. Allora passiamo ai contenuti. ‘Intanto dico che, in alcuni tratti, la forma di questa proposta legislativa sarà quasi ‘da regolamento’, nel senso che un testo ben dettagliato potrà già evitare, in partenza, molti problemi tipici della fase di attuazione delle leggi. Il nostro articolato parla di sostegno ai giovani che decidono di sposarsi e alla maternità. È fatto di norme per la rimozione di quegli ostacoli che la donna incontra lavorando e gestendo, al tempo stesso, la famiglia e i figli in particolare. Serve poi più aiuto alle coppie che vogliono adottare o avere un bambino in affido, così come per quelle famiglie che hanno deciso di tenere in casa i propri anziani, offrendo loro una vita vera e serena’. E poi? ‘Naturalmente, difendendo la vita umana sin dal concepimento, chiediamo fondi per contrastare le interruzioni volontarie di gravidanza. Ma anche un ‘buono’, in denaro, che le famiglie spenderanno per la scuola che vorranno per i propri figli, anche privata. Senza dimenticare gli aiuti per le coppie in crisi e gli interventi per il reinserimento delle casalinghe nel mondo lavorativo’.
Facciamo qualcosa di serio per voi
Una proposta di legge regionale del Forum delle associazioni familiari
AUTORE:
Paolo Giovannelli