Il decreto flussi è il provvedimento con cui il Governo, ogni anno, regola l’ingresso di lavoratori neocomunitari e extracomunitari in Italia. Sulla base del ‘trattamento preferenziale’ del maggio 2004 riservato ai cittadini neocomunitari, il testo del decreto flussi di quest’anno recita: ‘Sono ammessi in Italia nel 2006 per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale, i cittadini stranieri neocomunitari di Repubblica Ceca, Lituania, Estonia, Lettonia, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, entro una quota massima di 170 mila unità, da ripartire, tra le regioni e province autonome a cura del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il decreto è pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana (serie generale, n. 51, del 2 marzo 2006). La Commissione europea spiega che la mobilità dei lavoratori provenienti dagli Stati membri dell’Ue dell’Europa centrale e orientale verso UE15 ha avuto effetti molto positivi; i lavoratori UE10 hanno infatti contribuito a colmare lacune del mercato del lavoro e a un miglior risultato economico in Europa. La controprova di ciò è che Paesi che non hanno applicato restrizioni (Regno Unito, Irlanda e Svezia: l’Italia ha invece applicato una moratoria di due anni alla mobilità dei lavoratori neocomunitari, la Francia 5) hanno rilevato una forte crescita economica, una caduta della disoccupazione e un aumento dell’occupazione. Concorda con Bruxelles, il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, che afferma: ‘Senza il contributo degli immigrati regolari, l’Europa in 10 anni avrebbe perso il 2 per cento del proprio Pil con ripercussioni nella vita economica e sociale’. Le quote del decreto flussi per gli extracomunitari (comprese quelle per l’Umbria) saranno rese note dal Governo alle Prefetture solo fra qualche giorno e La Voce pubblicherà i nuovi dati nel prossimo numero. Il ministero del Lavoro e quello dell’Interno hanno dichiarato, proprio questa settimana, di aver già distribuito negli uffici postali 1 milione e 500 mila moduli a lettura ottica per la presentazione delle domande e che sta preparando la ristampa (nel frattempo, chi ne ha fatto incetta – fra cui molti stranieri – li sta rivendendo a 250 euro l’uno). Il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, spiega la logica dei decreti flussi 2006: ‘Il numero di lavoratori stranieri salirà consistentemente rispetto al 2005 non nei comparti tradizionali, come quello manifatturiero dove – con tutti i lavoratori in mobilità che ci sono – non si pone l’esigenza di un supplemento d’immigrati. Aumenteranno, invece, quelli per i servizi sociali, colf, badanti in particolare e l’edilizia’. Il fabbisogno segnalato all’esecutivo dagli artigiani, dagli industriali, dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e da Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Acli e Migrantes è stato di circa 240 mila domande, lavoro stagionale compreso. Nel 2005, però, furono autorizzati appena 99.500 ingressi di lavoratori extracomunitari ma, per il 2006, il Governo ha promesso che autorizzerà oltre 100 mila nuove assunzioni di cittadini extra Unione europea.
Extracomunitari: aumenteranno richieste per colf, badanti e edili
Presto saranno note le quote del decreto flussi
AUTORE:
Nerica Eminovic