“Io ti dico chi è Gesù e cosa ha fatto per te. T’interessa questa storia? Vorresti diventare suo discepolo? Se sì, allora comincia il percorso di catechesi”. Da questa frase programmatica è partita la riflessione del convegno catechistico del Terminillo, una due-giorni a cui hanno partecipato circa 100 persone tra parroci, catechisti, genitori e vari operatori pastorali. L’attuazione di una fase di primo annuncio, prima della catechesi vera e propria, non riguarda solo i fanciulli non battezzati, ma anche tutti i loro coetanei battezzati che non hanno alcuna consapevolezza del dono di grazia che portano in sé. Un primo annuncio che è elemento imprescindibile degli itinerari di rinnovamento dell’iniziazione cristiana dei ragazzi nelle nostre parrocchie. Il convegno catechistico è stato una bella opportunità per capire cosa significa “fare iniziazione cristiana oggi” con la conseguente urgenza di spostare la nostra pastorale dalla sacramentalizzazione all’evangelizzazione.Nel contesto odierno la “generazione” alla fede cristiana non è più avvertita come una normale incombenza familiare. Molte famiglie, anzi, si ritengono del tutto inadeguate a questo compito; altre faticano a riconoscersi nell’adesione autentica al Signore e alla Chiesa, pur avendo chiesto il battesimo per i loro figli. La Chiesa diocesana, avendo preso atto di una sostanziale inefficacia degli itinerari e dei cammini di fede proposti nel cambiamento della situazione sociale ed ecclesiale degli ultimi decenni, si sta impegnando in un profondo ripensamento per l’iniziazione cristiana dei bambini e dei fanciulli. Don Luciano Bedini, che ha guidato il convegno, ha indicato le priorità: resistere alla tentazione del fare per rimanere nella stagione del pensare; saper attendere, perché in questa fase di transizione è essenziale la virtù della pazienza e stare nel cambiamento anche con fatica; prendere coscienza della meravigliosa stagione di Chiesa in cui tutti i cristiani sono chiamati a vivere con più consapevolezza la propria fede e la corresponsabilità con i sacerdoti. La Chiesa, senza attendere di essere perfetta ma capace di vivere la fede e impegnata nell’ascolto della Parola e nella comunione, può essere vero grembo di vita cristiana. Coloro che hanno partecipato al convegno si sentono impegnati al recupero di evangelizzazione e catechesi, che permette a tutti di conoscere Gesù e la Chiesa e di decidere se farne parte. La catechesi sarà allora un vero cammino della Chiesa che accompagna i suoi figli e nutre la loro fede: sarà un apprendistato di vita cristiana che avviene in compagnia di coloro che la vivono. Tutto il percorso secondo il modello catecumenale (evangelizzazione, catechesi e mistagogia) sarà in questo anno pastorale oggetto di studio e di confronto tra i vari operatori pastorali e nelle comunità parrocchiali.
Evangelizziamo con intelligenza. E pazienza
Convegno catechistico diocesano al Terminillo: quali strategie per l’Annuncio nella società di oggi?
AUTORE:
Suor Grazia Tomassini