Esempi di pace, unità e fratellanza in tutti gli ambiti

Cittadinanza onoraria ai vescovi emeriti Santo Quadri e Franco Gualdrini

Tre Vescovi per una ininterrotta successione apostolica, visibile anche oggi nella società civile ternana. Sono diventati ufficialmente cittadini onorari di Terni, dopo esserlo stati a lungo per il loro ministero episcopale, mons. Santo Quadri e mons. Franco Gualdrini. La solenne cerimonia nella curia di Terni alla presenza delle autorità, dei sindaci dei comuni della diocesi, è stata presieduta dal sindaco Paolo Raffaelli e da mons. Vincenzo Paglia, segno di quel rapporto costante e solidale tra Chiesa e città che già fu la caratteristica dell’apostolato dei due presuli. La municipalità e la Chiesa devono collaborare nel rispetto della distinzione dei ruoli e della reciproca autonomia per il bene comune della popolazione. Sono come due ali che servono a far crescere la città – è stato detto dal Vescovo – un servizio all’uomo in tutte le sue dimensioni, da quelle più elementari a quelle più alte della vita morale e spirituale, all’uomo storico che vive in questo nostro momento in questa nostra società. Le due ali allora sono al servizio della complessità dei valori umani che la persona umana porta con sé, nel coraggio di una fraternità operante come fondamento di una pace autentica per un cammino comune di rinnovamento. Il conferimento della cittadinanza onoraria è stato un riconoscimento per l’impegno profuso dai due presuli nella guida spirituale della diocesi, per il costante dialogo con il mondo laico e civile, per l’efficacia dell’azione in momenti cruciali e difficili che li hanno visti sempre protagonisti in positivo e a contatto con i bisogni della popolazione. Esempi di pace, unità, fratellanza in tutti gli ambiti, dal lavoro alla famiglia, dall’economia alla politica, dal mondo giovanile a quello degli anziani, nella percezione non solo delle problematiche, ma anche delle potenzialità, speranze e prospettive della città e della sua gente, che ne hanno favorito la crescita morale civile e culturale, fondata sugli ideali di solidarietà, dialogo tra culture e popoli e fedi diverse, che Chiesa e società civile condividono nella consapevolezza di essere imprescindibili valori per la convivenza – questa la motivazione – Un suggello perché questi principi, saldamente radicati nella propria storia e tradizioni siano affermati sempre con maggiore forza. In conclusione la solenne celebrazione nella cattedrale di Terni per una festa che ha unito trenta anni di storia della diocesi e della città, storia ricca di grande crescita, impegno e emozioni.

AUTORE: Elisabetta Lomoro