La Commissione regionale per la liturgia ha pubblicato due testi che si offrono come strumenti utili al buon esercizio del ministero straordinario della Comunione eucaristica.
Il primo, Direttorio per i ministri straordinari della comunione, risponde alla necessità di una condivisione di criteri e di modalità, tra tutte le diocesi umbre, per tale ministero. Il testo esprime, dunque, una linea condivisa sull’identità e i compiti dei ministri, sulla scelta dei candidati, sulle modalità di richiesta di nuovi ministri e di rinnovo del mandato, sulla formazione e lo stile del servizio ed, infine, sul conferimento del ministero. Con la sua pubblicazione, il Direttorio è da ritenersi normativo per tutte le diocesi dell’Umbria.
Il testo ripropone anche il Rito dell’istituzione dei ministri straordinari della Comunione, approvato dalla Cei: diffondere la conoscenza delle parole e dei gesti con i quali vengono istituiti i ministri permette di poter attingere dalla celebrazione il senso profondo del ministero della Comunione eucaristica, che nel suo esercizio pratico custodisce un’intima partecipazione del ministro al dono di amore che è il Pane spezzato.
Il Direttorio presenta in appendice i moduli da utilizzare per la richiesta di istituzione e di rinnovo del mandato, una scheda informativa e il fac-simile del tesserino di riconoscimento.
Il secondo volume, Il ministero straordinario della Comunione eucaristica. Documenti – Riti – Preghiere, riporta testi e riti approvati dalla Cei e pubblicati nel Messale Romano, nel Rito della Comunione fuori della messa e culto eucaristico, nel Sacramento dell’unzione e cura pastorale degli infermi, nel Benedizionale. Laddove consentito dalla norma liturgica, sono stati apportati adattamenti alle formule e inserite rubriche che, sulla base dell’esperienza, tengono conto delle particolari situazioni nelle quali le celebrazioni si svolgono, al fine di favorire unapiena, consapevole e attiva partecipazione (cfr. SC 14).
Per i ministri straordinari, questo volume è lo strumento indispensabile per il buon esercizio del loro ministero e il primo sussidio per la loro formazione. Ogni capitolo presenta, infatti, una introduzione generale nella quale viene riportata una selezione di brani tratti sia dai documenti del magistero sia dai Praenotanda dei libri liturgici.
Il primo capitolo riguarda la comunione agli infermi e il viatico; il secondo, la comunione nella messa e nella liturgia della Parola; il terzo, l’esposizione eucaristica.
Di particolare interesse risulta quanto riportato nel secondo capitolo a proposito della Comunione eucaristica nella liturgia della Parola per le domeniche. Accade ormai non di rado che, per la scarsità di presbiteri, alcune comunità cristiane non possano celebrare l’eucaristia ogni domenica. È sembrato utile fornire una struttura rituale e alcune precise disposizioni rubricali per celebrare una liturgia della Parola nella quale il ministro straordinario distribuisce la Comunione. La celebrazione riportata può essere utile, ovviamente, anche per il diacono chiamato a presiedere assemblee che vogliamo pensare in attesa, più che in assenza, di presbitero.
L’ampia Appendice vuole rispondere alle richieste di molti ministri straordinari segnalate alla Commissione da parte dei direttori degli Uffici liturgici diocesani. Si presenta come una ricca antologia di preghiere di adorazione e di ringraziamento, di preghiere responsoriali, litanie, Salmi e cantici, formulari per l’atto penitenziale e la preghiera dei fedeli, “collette” feriali, orazioni dopo la comunione, indicazioni di letture bibliche, di schemi di acclamazioni. L’ampia possibilità di scelta vuole favorire una celebrazione attenta al tempo liturgico, alla Parola che viene proclamata, alla situazione concreta in cui si celebra, con particolare cura verso la condizione delle persone inferme. È evidente che la scelta di questi testi non può essere casuale, ma deve essere frutto di una seria preparazione alla celebrazione.
In questo anno in cui la nostra regione celebra, nella diocesi di Orvieto-Todi, il Giubileo eucaristico in occasione del 750° anniversario del miracolo eucaristico di Bolsena e della bolla Transiturus, le due pubblicazioni, risultato di un impegnativo lavoro della Commissione liturgica umbra, offrono a tutte le nostre Chiese un’occasione per contemplare, celebrare e adorare il mistero dell’eucaristia con fede rinnovata.
I compiti di questi “ministri”
In mancanza di presbiteri, diaconi o accoliti, il ministro straordinario della Comunione può svolgere i seguenti compiti:
a) portare la Comunione ad anziani e ammalati impossibilitati a recarsi in chiesa, preferibilmente nei giorni festivi in concomitanza delle celebrazioni liturgiche. La Comunione potrà essere portata anche in altri momenti, concordati con l’anziano o il malato e la sua famiglia;
b) portare la Comunione in forma di viatico;
c) aiutare nella distribuzione della Comunione durante la messa, quando il numero dei fedeli è tale da prolungare eccessivamente la celebrazione;
d) guidare la liturgia della Parola con la distribuzione della Comunione secondo l’apposito rito;
e) esporre pubblicamente l’eucaristia all’adorazione dei fedeli, e al termine riporla nuovamente nel tabernacolo, senza tuttavia impartire la benedizione.